Sellia: il comune in cui è vietato ammalarsi

La notizia è di quelle curiose e riguarda un’ordinanza provocatoria emessa dal sindaco di un piccolo comune della Calabria.

In quel paese, un piccolo borgo medievale calabrese, è vietato amalarsi per legge.

Per incoraggiare i suoi concittadini a prendersi cura della loro salute, il sindaco di Sellia, Davide Zicchinella, ha stabilito, con l’ordinanza numero 11 del 5 agosto 2015, che i residenti avranno incentivi e agevolazioni se mostreranno interesse per la loro buona salute e riceveranno, invece, sanzioni se si disinteresseranno del loro benessere.

Sellia si definisce il paese della salute con l’Aministrazione in carica e, del resto, il suo primo cittadino è medico pediatra.

Lo scorso giugno l’Amministrazione comunale ha allestito, in convenzione con l’Asp di Catanzaro, un punto prelievi con annesso centro servizi sanitari, oltre a convenzioni con specialisti e servizio trasporti per cure termali.

Il Paese vanta un clima salubre, essendo a 500 metri sul livello del mare e ha acque perfino purgative. Inoltre produce olio di oliva. Ha, dunque, tutti i requisiti per garantire la buona salute.

Evidentemente nei tempi moderni tutto questo non basta per attrarre la gente e indurla a vivere lì: Sellia aveva 1.300 residenti nel 1960 e, adesso, come capita a molti paesini italiani, ha una popolazione più che dimezzata, ridottasi, nel 2015, a sole 537 persone, di cui circa il 60% ha oltre 65 anni di età.


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