Roma: – prima stagione di teatro terapia

Parte a Roma la prima stagione di teatro terapia diretta dallo psicoterapeuta Giovanni Porta. E’ un teatro, che va oltre la forma del teatro itinerante, per diventare coinvolgente, tanto da aiutarci a superare le nostre difficoltà quotidiane. Sono gli spettatori a salire sul palco e a mettersi in gioco. Non è una scuola di teatro, ma una scuola di vita. Si tratta di esperimenti teatrali per scoprire nuove impreviste forme di adattamento alla realtà. “Il teatro è un mezzo potente, perché rappresenta storie di vita. – spiega lo psicoterapeuta Giovanni Porta – Di solito, queste storie sono scritte da altri; in questo gruppo, saranno gli stessi partecipanti a scrivere la storia da mettere in scena, perché reciteranno se stessi e, magari, potranno in questo modo scoprire di possedere parti inaspettate che hanno sempre usato poco. Normalmente, tutti viviamo in un ben definito “spazio di confort”, una zona di comportamenti sicuri e persone ben conosciute, abitudini e regole, in cui ci riusciamo a muovere con naturalezza e senza troppo sforzo. Ma cosa possiamo fare quando la nostra zona di confort ci sembra troppo stretta, quando non ci permette di raggiungere ciò che vogliamo o quando semplicemente non ci rappresenta più appieno? Una possibilità per ampliare i confini delle proprie abitudini è il teatro: nel gruppo di teatro terapia lavoreremo insieme per uscire dal consueto in un modo rispettoso, lasciando che ognuno decida autonomamente fin dove si è disposto ad andare. Sperimentare nuove possibilità di comportamento in un contesto protetto, stimolante e rispettoso attraverso metodi quali drammatizzazione, role playing, meditazione, esperienze immaginative guidate, improvvisazione, movimento, scrittura, arti varie e drammaturgia”.

Il laboratorio avrà una frequenza bisettimanale; ogni incontro durerà due ore e mezza, dalle 20 alle 22,30 e si svolgerà presso il Teatro Keiros, in via Padova 38/a (metro Bologna). Il percorso si articolerà in quattro “blocchi”. Sarà possibile iscriversi solo a uno, a più di uno o frequentarli tutti; ogni “blocco” durerà indicativamente due mesi:

  1. Formazione del gruppo e familiarizzazione con le tecniche teatrali
  2. Contattare se stessi: migliorare la capacità di ascoltarsi per poi esprimersi e mostrarsi agli altri
  3. Approfondire pregi e limiti del proprio modo abituale di stare nel mondo
  4. Evolversi verso nuovi adattamenti creativi

 

 


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