Parto indolore: anestesisti sempre più coinvolti

“Nel 2011 è stato sottoposto a epidurale il 20% delle partorienti, percentuale modesta a confronto con altri Paesi europei. In Francia, per esempio, già nel 2003 l’epidurale era praticata nel 75% dei parti, in Spagna nel 60%”.

I dati emergono da uno studio del Siaarti (Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva), che ha organizzato una tavola rotonda sulla “Sicurezza in Sala Parto”, trasmessa anche in diretta streaming sul sito.

Comunque, secondo l’Associazione, poiché dal 2008 l’analgesia peridurale è entrata nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) è “prevedibile un incremento di richieste nei prossimi anni”.

Le “Raccomandazioni SIAARTI per le unità di anestesia ostetrica”, rammentano che “L’Italia detiene la percentuale più elevata di ricorso al taglio cesareo pari al 38%, seguita dal Portogallo con il 33% mentre tutti gli altri Paesi presentano percentuali inferiori al 30% che scendono al 15% in Olanda e al 14% in Slovenia. In Italia si è passati dall’11,2% del 1980 al 29,8% del 1996, al 38,4% del 2008 con notevoli variazioni per area geografica (23,1% in Friuli Venezia Giulia e 61,9% in Campania) con presenza di valori più bassi nell’Italia settentrionale e più alti nell’Italia centrale e meridionale”.


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