Paesi meno corrotti: la Danimarca è al primo posto

Secondo l’ultimo rapporto  CPI (Corruption Perceptions Index) di Transparency International, sulla corruzione percepita nel 2016, l’Italia si colloca al 60esimo posto.  Il nostro Paese ha registrato un miglioramento del suo CPI per il terzo anno consecutivo, raggiungendo quota 47 su 100, ma resta terzultimo in Europa.

Corruzione e diseguaglianza si nutrono a vicenda, creando un circolo vizioso tra corruzione, iniqua distribuzione del potere nella società e iniqua distribuzione della ricchezza, dice il rapporto.

Come il caso Panama ha mostrato, è fin troppo facile per i ricchi e i potenti sfruttare l’opacità del sistema finanziario globale per arricchirsi a spese del pubblico bene.

“In troppi paesi, le persone sono private delle loro necessità più elementari e vanno a letto affamate ogni notte a causa della corruzione, mentre i potenti e i corrotti hanno impunemente uno stile di vita sontuoso” ha detto Jose Ugaz, di Transparency International.

La corruzione deve essere combattuta con urgenza, per migliorare la vita delle persone in tutto il mondo”, ha aggiunto Ugaz.

Transparency International ha richiesto i governi federali e provinciali di lottare contro la corruzione per migliorare le condizioni pubbliche, in generale.

Paesi meno corrotti nella classifica:

1. Danimarca

1. Nuova Zelanda

3. Finlandia

4. Svezia

5. Svizzera

6. Norvegia

7. Singapore

8. Paesi Bassi

9. Canada

10. Germania

10. Lussemburgo

10. Regno Unito

 

Paesi più corrotti:

166. Iraq

166. Venezuela

168. Guinea-Bissau

169. Afghanistan

170. Libia

170. Sudan

170. Yemen

173. Siria

174. Corea (Nord)

175. Sud Sudan

176. Somalia

 


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