Natale, 186 euro a testa per i regali

Ogni neonato in Italia ha già un debito di 10 mila euro. Bertollo (Legge3.it): “Lipstick effect e spese ‘ricompensa’, in molti rischiano di perdere il controllo con le rate. Insegnare a gestire il denaro già nelle scuole”

8 miliardi di euro, in media 186 euro a testa. È quanto, secondo Confcommercio, spenderà in media ogni persona in Italia per i regali di Natale, l’11,3% in più rispetto al 2022, quando la spesa si era attestata sui 165 euro, ma ancora sotto i livelli del 2019, in cui si registrò la spesa media di 194 euro a persona.

Ai regali si aggiungono poi le vacanze. Per una settimana bianca per due a Capodanno si spende tra 1.500 e 4.500 euro, e i biglietti aerei non sono mai stati così cari, con un +54% sui collegamenti europei e prezzi assurdi per i voli interni: negli orari e giorni più gettonati, Milano Palermo andata e ritorno può costare anche oltre 700 euro.

Cresce lo shopping ma crescono anche i debiti. A lanciare l’allarme in questi giorni è stata Assoutenti, secondo cui ogni cittadino italiano, neonati inclusi, hanno un debito con le banche di ben 10 mila euro.

“Purtroppo, paghiamo il prezzo di una scarsa educazione finanziaria. Appare sempre più evidente che gli italiani non sappiano gestire i soldi. – Commenta Gianmario Bertollo, fondatore di Legge3.it, società che da anni aiuta privati ed imprenditori a uscire da situazioni di sovraindebitamento – Paradossalmente, in momenti di crisi come quello che stiamo vivendo oggi, c’è maggior propensione ad acquistare cose che vengono percepite o come spese insignificanti (il cosiddetto lipstik effect), o ricompense (come viaggi e vacanze). Spesso, però, si tende a sottovalutare l’effetto che anche la più piccola spesa non necessaria può avere sul bilancio famigliare”.

Con Legge3.it da anni Gianmario Bertollo chiede che si faccia una maggiore e migliore educazione finanziaria, partendo già dalle scuole elementari con nozioni rudimentali, fino ad arrivare a concetti più complessi alle superiori. L’ultimo Rapporto sul Sovraindebitamento redatto da Legge3.it e dall’Associazione Liberi dal debito riporta che nel 2022 il 37% delle famiglie ha avuto difficoltà ad acquistare cibo, e circa una su due non è riuscita far fronte a tutte le spese legate all’abitazione.

“Uno dei principali sintomi della malagestione del denaro è la rateizzazione di spese non necessarie come regali, viaggi, abbigliamento, smartphone… Rate che possono sembrare piccole somme, ma che spesso poi vanno ad aggiungersi ad altre spese, magari necessarie. – Prosegue Bertollo – Ora sono sempre di più le società che permettono di rateizzare, come Klarena o PayPal, e questo incentiva ancora di più a fare acquisti. Un sistema che innesca un circolo vizioso, in cui il malcapitato si trova sempre più in difficoltà, fino a non riuscire a far fronte neanche alle spese quotidiane di sussistenza, e che talvolta finisce nella richiesta di prestiti, che si traducono in altre rate da saldare, più gli interessi. Impariamo a valutare ogni tipo di acquisto e a dividerli in necessari e non necessari, sostenibili e troppo gravosi. E ricordiamo che chiedere prestiti per un viaggio o per lo shopping di cenone e regali di Natale non è mai una buona idea”.


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