Memorandum Italia-Libia, Radicali di fronte a Montecitorio

I Radicali Italiani il 2 febbraio alle ore 15.30 saranno di fronte a Montecitorio con un presidio per chiedere ai presidenti delle Camere e al Parlamento di portare in aula con urgenza il memorandum Italia-Libia e deliberarne la sospensione immediata.

“Almeno 40mila rifugiati e migranti dal 2017, anno in cui è stato sottoscritto il memorandum Italia-Libia, sono stati intercettati nel Mediterraneo centrale dalla Guardia costiera libica e portati indietro. Oltre 1000 solo nei primi giorni del 2020. Non sappiamo che fine abbiano fatto, se siano stati vittime di violenza o se abbiano perso la vita nei lager dove noi abbiamo contribuito a rimandarli, supportando tutto ciò con milioni di euro. Dal 2 febbraio, per altri tre anni, l’accordo ricomincerà a decorrere senza che nulla sia cambiato, al contrario degli annunci che abbiamo ascoltato. Dopo i risultati delle elezioni regionali non ci sono più scuse: la discontinuità tanto proclamata dalle forze politiche al Governo sul tema dei flussi migratori non può continuare a essere rimandata. Cosa aspettiamo? Che sia raggiunta la stabilità? Nell’attesa questo patto irrispettoso dei diritti umani deve essere subito sospeso. Un accordo che, oltretutto, non è mai stato discusso e ratificato dalle aule parlamentari, come richiede l’articolo 80 della Costituzione. Per questo saremo ancora una volta in piazza, il 2 febbraio: chiediamo ai presidenti delle Camere e al Parlamento di portare in aula con urgenza l’accordo per sospenderne l’efficacia. E lo faremo di fronte a un palazzo vuoto, silenzioso, esattamente come il dibattito politico sul memorandum negli ultimi mesi” dichiarano Massimiliano Iervolino e Giulia Crivellini, Segretario e Tesoriera di Radicali Italiani.


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