La Sonnambula

“La Sonnambula” per la prima volta alle Muse

La Sonnambula
foto Mirko Sgalla

Al Teatro delle Muse di Ancona venerdì scorso, 11 ottobre, è andata in scena la prima de “La Sonnambula” di Vincenzo Bellini. Seconda e ultima opera proposta dalla Fondazione Teatro delle Muse in un nuovo allestimento per la Stagione Lirica 2019, sarà replicata domenica 13 ottobre alle ore 16 (“La Traviata” di Giuseppe Verdi è stata l’altra opera presente in cartellone, eseguita con due repliche nel settembre scorso).

Un grande applauso va all’organizzazione, meritevole di aver presentato un’opera che non di sovente si ha la possibilità di ascoltare nei teatri marchigiani, ma che è invece di raro splendore e indiscussa importanza nella storia dell’opera lirica.

La Sonnambula è un’opera di non facile esecuzione caratterizzata da linee melodiche di grande purezza e lirismo tipiche dello stile compositivo di Bellini, rappresentante della più alta essenza del belcanto.

Il cast nel complesso ha offerto una prestazione di buon livello, su tutti Alessandro Spina (il conte Rodolfo), basso di grande resa scenica ed eccellente vocalità. Bravi anche i due soprani, Veronica Granatiero e Maria Sardaryan (rispettivamente Amina e Lisa), è sembrato invece un po’ sofferente negli acuti il tenore Marco Ciaponi (Elvino).

Classica ed estremamente essenziale ma apprezzabile la regia di Cristian Taraborrelli che, con l’ausilio di video proiezioni, ha saputo creare momenti di grande pathos senza ricorrere a bizzarri stravolgimenti di ordine scenico o modernizzazioni fuori luogo, che purtroppo sono sempre più frequenti nelle odierne regie d’opera.

Efficace anche la prestazione offerta dall’Orchestra Sinfonica “G.Rossini”, l’Orchesta di Fiati di Ancona e dal Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” sotto la direzione del M° Alessandro d’Agostini.

Nel complesso uno spettacolo di indubbia qualità che consolida il valore del cartellone musicale dorico.

Alcune scene:


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