Cure sanitarie: l’Italia è al 12esimo posto nel mondo

Secondo una classifica stilata dalla rivista Lancet, i paesi che hanno il più efficiente sistema sanitario si trovano in Europa.

Infatti, 13 dei 15 paesi che sono nella parte superiore di questa lista si trovano nella parte occidentale del Vecchio Continente.

Con un punteggio di 95 su 100, Andorra si trova in prima posizione, seguita dall’Islanda (94) e dalla Svizzera (92).

In Europa, vanno bene la Finlandia (n ° 7), la Spagna (n ° 8) i Paesi Bassi (n ° 9) e il Lussemburgo (n ° 10). L’Italia  è al 12esimo posto.

Nel mondo, l’Australia è al sesto posto e il Giappone all’11 °.

Il sistema sanitario degli Stati Uniti appare piuttosto fragile, posizionato al 35esimo posto, con soli 81 punti.

Per quanto riguarda il Regno Unito, esso è solo 30esimo (85 punti).

All’altra estremità di questa scala ci sono la Somalia (34esima), l’Afghanistan (32esimo) e, all’ultimo posto, la Repubblica Centrafricana (29esima).

Il lavoro, finanziato dalla Fondazione Bill & Melinda Gates, è consistito in uno studio comparativo, condotto tra il 1990 e il 2015, che ha classificato i sistemi sanitari di 195 paesi, per valutare la qualità delle cure e l’accessibilità ad esse.

Una serie di criteri sono considerati in questa classifica, tra cui i tassi di mortalità per 32 malattie, comprese tubercolosi, cancro al seno, leucemia, malattie cardiovascolari, tutte malattie prevenibili e curabili, con un efficace e tempestivo accesso alle cure.
Nel complesso, lo studio mostra che c’è stato un generale miglioramento dei sistemi sanitari di tutto il mondo.

Ma l’aumento medio non nasconde profonde diseguaglianze tra i paesi, infatti, la distanza tra i primi e gli ultimi paesi è aumentata di quattro punti percentuali tra il 1990 e il 2015.
Inoltre, alcuni paesi sperimentano un ritardo significativo in relazione al loro livello di sviluppo. Questo è il caso degli Stati Uniti, il cui punteggio è inferiore a dieci punti, rispetto a quello che ci si potrebbe aspettare di un paese con un livello economico alto.

Anche la Gran Bretagna si è classificata al di sotto dei livelli attesi.

Per gli autori, questi risultati sono un avvertimento: aumentare il livello di sviluppo non porta necessariamente ad una migliore qualità e all’accesso alle cure sanitarie.

Tra il 1990 e il 2015, i paesi che hanno registrato i più grandi miglioramenti sono stati la Corea del Sud, la Turchia, il Perù, la Cina e le Maldive.

 


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