Chemioterapia: un caschetto salva-capelli sperimentato a Milano

Un caschetto salva-capelli, in caso di chemioterapia è stato sperimentato su 30 pazienti all’Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano.

Esso ha funzionato nell’85% dei casi.

A dirlo, Paolo Veronesi, figlio di Umberto e direttore di Chirurgia senologica all’Irccs di via Ripamonti, in occasione di Ieo per le donne, evento dell’Istituto europeo di oncologia, che ha avuto luogo per l’ottavo anno a Milano.

Il caschetto salva-capelli si indossa prima, durante e dopo la chemioterapia.

Esso agisce raffreddando il cuoio capelluto grazie a un sistema refrigerante a cui è collegato.

“Il freddo diminuisce la perfusione del sangue e rallenta il metabolismo, frenando localmente l’attività distruttiva dei chemioterapici”, ha detto Paolo Veronesi, precisando che comunque, non tutti pazienti “hanno le indicazioni al trattamento con il caschetto perché il successo di questo dispositivo è legato alla tipologia di chemioterapia seguita, alla dose, al tempo di infusione e alle singole caratteristiche della persona”.

Il casco, ora, è stato sperimentato con le donne affette da tumore al seno.

(Fonte Istituto europeo di oncologia)


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