Capodanno 2018 a Tokyo fra tradizione, riti e delizie per il palato

Tokyo, la metropoli che unisce tradizione e innovazione, è una meta appassionante per trascorrere un capodanno speciale. La città, che di per sé è un capolavoro di innovazione, offre anche molti aspetti culturali della tradizione durante tutto l’anno e in special modo in questo periodo, molto particolare ed intimo per i giapponesi.

Il capodanno, una festività tutta all’insegna delle celebrazioni per l’anno nuovo con molti eventi pubblici e fuochi d’artificio, in Giappone è la festa più importante dell’anno con una diversa connotazione poiché è una festa dedicata alla famiglia e alla tradizione. Durante il periodo di capodanno, che in Giappone copre i primi tre giorni dell’anno dall’1 al 3 gennaio, gli abitanti della città si dedicano ad attività esclusive di questo periodo, ed è perciò un’opportunità unica provarle in occasione del proprio viaggio in Giappone.

Il cibo è una delle componenti fondamentali del capodanno giapponese. Fondamento di questa tradizione è la cucina osechi, che porta un significato simbolico e si assapora solo in questo periodo dell’anno. Per tradizione si mangia in famiglia, ma per chi non avesse occasione di gustarli in casa, può acquistare all’Hotel Chinzanso dei set speciali da portare via preparati dai loro chef. Aperto anche a coloro che non soggiornano, dall’1 al 3 gennaio è disponibile inoltre un buffet con fusione di osechi e di cucina occidentale.

Un altro alimento simbolo del capodanno, che si gusta proprio alla vigilia, è latoshikosi-soba (letteralmente “la soba del passaggio d’anno”) che ha vari significati tra cui lo scacciare la cattiva sorte e augurare lunga vita (lunga come gli spaghetti stessi), di cui l’Hotel Chinzanso offre a pagamento un set gourmet per gli ospiti dell’hotel.

Molte sono anche le attività tradizionali che è possibile provare all’inizio dell’anno nuovo. Dopo aver gustato la soba, a partire dalla mezzanotte del 31 dicembre fino a tutta la mattinata del 1 gennaio, numerosi sono i giapponesi che si recano al tempio o al santuario per la prima visita dell’anno, detto hatsumode (“prima visita dell’anno”). Nel giardino dell’Hotel Chinzanso c’è addirittura un santuario shintoista, ma l’hotel offre anche un servizio navetta per visitare i santuari shinto e templi buddhisti più importanti della città come il Santuario di Kanda-Myojin, il tempio Senso-ji e il santuario Yushima Tenjin.

In giro per la città sarà possibile osservare alcuni giapponesi che si recano per l’occasione nei luoghi di culto indossando il kimono tradizionale. Perché non provare l’esperienza visitando il tempio più vicino? L’hotel Hoshinoya Tokyo tra l’1 e il 3 gennaio offre un servizio speciale di noleggio e vestizione con il tradizionale abito.

Nel periodo tra la fine di dicembre e la metà di gennaio sarà anche possibile vedere all’ingresso di luoghi pubblici e privati il kadomatsu (“pino dell’ingresso”) per dare il benvenuto agli spiriti benevoli. Allo stesso modo nel periodo del capodanno, l’hotel accoglierà i clienti con una decorazione a base di pino. Tra le altre attività organizzate dall’hotel c’è la cerimonia del saké otoso, una varietà speciale con aggiunta di spezie, che si beve proprio durante i festeggiamenti del capodanno per purificarsi dai malanni dell’anno passato e aspirare ad una vita longeva, un’occasione unica per assaggiarlo nei primi tre giorni dell’anno.

Altro simbolo del capodanno è il riso, nella variante mochi, una pietanza di riso glutinoso tritato e pestato per formare delle polpettine tonde e morbide. Non solo fa parte della cucina osechi, e dunque si gusta durante le festività, ma il capodanno è anche occasione per prepararlo alla tradizionale maniera. È possibile assistere e provare l’esperienza della cerimonia del mochitsuki (“mochi fatto in casa”) all’Hotel New Otani, che offre un pacchetto speciale per i turisti stranieri per assistere a spettacoli come la danza tradizionale dei leoni che porta buona fortuna, provare numerose altre esperienze con assistenza in inglese, come ad esempio laboratori dicalligrafia, e assaggiare la cucina tradizionale osechi.

Nel paese del sol levante, il sole assume naturalmente una simbologia speciale. Il 1° di gennaio, in particolare, per i giapponesi è tradizione assistere al sorgere del sole da punti panoramici, un’esperienza consigliatissima, di singolare pace e misticismo. La torre simbolo di Tokyo, la Tokyo Tower, organizza per l’occasione un’apertura speciale dalle 6 del mattino della piattaforma di osservazione a 150 metri di altezza. La Tokyo Tower rimane aperta 365 giorni l’anno senza chiusure nemmeno per le festività ed organizza anche molti altri eventi dedicati al capodanno, tra cui illuminazioni speciali e attività all’interno della torre.

Per gli amanti dell’arte tradizionale giapponese ukiyo-e, il Sumida Hokusai Museum, dedicato all’iconico artista Katsushika Hokusai, organizza una mostra (escluso il periodo dal 29 dicembre all’1 gennaio) che raccoglie le opere del maestro a tema “divinità”, anche per festeggiare il primo anno dall’apertura della struttura. Il giorno 3 gennaio il museo ospita anche una rievocazione della storica kitsune-odori, la “danza della volpe”, un’antica danza tipica del periodo Edo, che si danzava a Tokyo in parata alla vigilia del capodanno con un accompagnamento musicale per le strade della città, e che l’artista Hokusai stesso ha ritratto nelle sue “Illustrazioni delle rive del fiume Sumida”.


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