10 consigli per chi fa tennis

Sono in costante aumento gli sportivi che impugnano la racchetta, un trend che ha visto i tesserati crescere del 150% dal 2001 e che ha contagiato anche star italiane e internazionali. Sono numerosi però i pericoli per il fisico che si possono incontrare su terra rossa, cemento ed erba: in occasione degli Internazionali d’Italia, ecco il decalogo degli esperti per prevenire gli infortuni e recuperare al meglio dagli acciacchi.

Ma quali sono gli infortuni più frequenti nel tennis? Il gomito del tennista è uno dei più noti, ma ora, grazie alla rivoluzione dei materiali, colpisce prevalentemente i tennisti amatoriali. Altre patologie invece colpiscono trasversalmente sia i dilettanti sia i professionisti, tra cui la tendinite alla spalla, causata dal movimento di rotazione del braccio sopra la testa, la distorsione alla caviglia, provocata da una sollecitazione eccessiva dell’articolazione, la tendinite al ginocchio, consistente nella degenerazione e nell’infiammazione del tendine che collega la rotula alla tibia, la lombalgia, causata soprattutto dal “servizio” e infine gli infortuni al polso, sottoposto a continue torsioni. Gli infortuni più frequenti riguardano quindi prevalentemente gli arti superiori e inferiori, ma anche la zona pelvica e l’anca sono zone a rischio. Le statistiche riportate dall’Epidemiologia dei traumi sportivi dell’Istituto Superiore di Sanità dimostrano inoltre come gli infortuni causati dalla pratica del tennis siano più frequenti nella fascia d’età tra i 46 e i 64 anni (48%) e in quella tra i 26 e i 45 anni (42%). Negli under 25, invece, l’incidenza di traumi è inferiore (10%).

 

Ecco infine il vademecum degli esperti per prevenire e curare gli infortuni legati al tennis:

 

1)      PRATICARE SPORT REGOLARMENTE E CON MODERAZIONE

Giocare a tennis apporta benefici al corpo, a condizione che questo sport venga praticato correttamente, con regolarità e che gli allenamenti siano idonei alla preparazione fisica di partenza.

2)      SCEGLIERE UN PROGRAMMA DI ALLENAMENTO PROGRESSIVO

Per i giocatori meno esperti un programma di allenamento progressivo e un buon condizionamento aiutano a prevenire gli infortuni.

3)      NON SOVRACCARICARE IL CORPO

Assicurarsi di creare un equilibrio tra i giorni di allenamento e quelli di riposo. Una volta ottenuto, mantenerlo costante senza creare picchi di affaticamento.

4)      SEGUIRE UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE

L’alimentazione dev’essere curata attentamente durante tutto il periodo di allenamento. La dieta dev’essere equilibrata con un corretto apporto di zuccheri (55-65%), grassi (20-30%) e proteine (10-15%).

5)      MANTENERE IL CORPO IDRATATO

L’apporto di acqua e sali dev’essere controllato durante la competizione per reintegrare le perdite.

6)      SOTTOPORSI A CONTROLLI PREVENTIVI

Se sussistono condizioni predisponenti individuali, il tennis può causare l’insorgenza di patologie: è necessaria un’accurata valutazione funzionale volta ad individuare precocemente i fattori di rischio.

7)      MUNIRSI DI ATTREZZATURA IDONEA

Scegliere la racchetta che meglio si adatta al fisico e alle esigenze di gioco e acquistare scarpe ben ammortizzate per attutire l’impatto con il terreno.

8)      NON DIMENTICARE MAI RISCALDAMENTO E RAFFREDDAMENTO

Riscaldamento prima dell’allenamento e stretching al termine della pratica sportiva, in particolare degli arti superiori e inferiori, possono abbassare il rischio di infortuni.

9)      ALLENARE I MUSCOLI ADDOMINALI E DORSALI

Una particolare attenzione dev’essere rivolta a questi muscoli il cui allenamento garantisce stabilità e sostegno alla schiena contrastando la lombalgia.

10)  IN CASO DI INFORTUNIO UTILIZZARE LA LASERTERAPIA

L’approccio riabilitativo vincente è quello che integra concetti funzionali e biomeccanici con programmi di recupero specifici, integrandoli con metodiche terapeutiche all’avanguardia: THEAL Therapy è la grande innovazione degli ultimi anni che permette di raggiungere risultati brillanti sia nella cura sia nella prevenzione delle patologie del tennista amatoriale e professionista.

 


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