Troppo stress sballa il metabolismo

Troppo stress fa male. Un nuovo studio ha scoperto che quando lo stress interrompe il ritmo circadiano, ossia l’orologio interno del corpo, aumenta il rischio di sviluppare le malattie metaboliche.


Un team di ricercatori dell’Università di Lubecca in Germania, ha trovato che lo stress aumentava il rischio di avere disturbi metabolici, tra cui diabete di tipo 2 e l’obesità.

Lo studio, presentato alla conferenza annuale della Society for Endocrinology a Brighton, evidenzia gli effetti dello stress sul corpo e su come può causare vari problemi di salute.

L’esposizione ripetuta allo stress, nei topi dello studio, infatti, influenzava negativamente il metabolismo.

Gli esperimenti degli studiosi tedeschi sono utili per poter determinare gli effetti del cattivo sonno su chi lavora a turni, convive con lo stress cronico, il jet lag. Tutte cose che possono provocare i disturbi metabolici.

Oggi, molte persone devono affrontare le malattie metaboliche, a causa di un ritmo circadiano interrotto, che provoca aumento di peso e metabolismo alterato.

Il ritmo circadiano o orologio interno del corpo è un ciclo naturale di 24 ore che è importante nella regolazione dei processi legati agli ormoni, alla buona salute, al sonno e all’alimentazione. Quando le persone sono esposte allo stress esterno, il corpo produce un ormone dello stress chiamato cortisolo per adattare il metabolismo energetico a una situazione di lotta o fuga.

La sindrome metabolica è un gruppo di disturbi metabolici, che, insieme, provocano un alto rischio di future malattie cardiovascolari, come malattie cardiache e ictus. Queste condizioni aumentano anche il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 , ossia la glicemia alta, che può essere associata a ipertensione e a livelli anormali di trigliceridi o colesterolo.
Influiscono sulla sindrome metabolica l’inattività fisica, il sovrappeso o l’obesità, l’avanzare dell’età e la genetica.


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