Oltre la metà degli italiani (52%) soffre di disturbi intestinali almeno una volta al mese, con percentuali più elevate tra le donne (57%) e i giovani tra i 18 e i 34 anni (60%). Tuttavia, rispetto al benessere fisico (63%) e mentale (61%), quello intestinale (54%) è considerato meno frequentemente. È quanto emerge dai risultati inediti della survey di Opinium per Activia[1], condotta su un campione di 2.000 italiani adulti e presentata a Milano nel corso dell’evento “Innovazione e benessere: il microbiota al centro”, promosso dal brand per promuovere fra gli italiani maggiore consapevolezza sull’importanza del microbiota intestinale.
Tra i principali disturbi correlati ad una cattiva salute intestinale, il gonfiore addominale è di gran lunga il più frequente (41%), seguito da stitichezza (28%) e stress (27%). A determinarli contribuiscono sicuramente le cattive abitudini alimentari e lo stile di vita, ma è anche cruciale la mancanza di conoscenza sul tema: dall’indagine, infatti, emerge che meno della metà degli italiani (44%) sa cosa sia il microbiota intestinale e circa il 40% non sa come prendersene cura; inoltre, due italiani su cinque (45%) desiderano avere un intestino in salute, ma non sanno come fare; percentuale che sale tra le persone di età compresa tra i 18 e i 34 anni (54%).
Con l’obiettivo di contrastare informazioni fuorvianti sulla salute dell’intestino e rispondere al bisogno di chiarezza dei consumatori sui fattori che influenzano il benessere intestinale, Activia – brand di Danone Italia – lancia un innovativo servizio: si tratta di un questionario online – validato a livello scientifico dal Prof. Giovanni Barbara, uno dei massimi esperti di microbiota intestinale – che consente in modo semplice di indicare come le abitudini alimentari e, in generale, lo stile di vita del rispondente influenzano lo stato del suo microbiota.
“Il questionario, denominato Tracker del microbiota intestinale, è uno strumento agile e scientificamente supportato che può contribuire ad aumentare la consapevolezza degli italiani sui fattori che hanno un impatto sul microbiota intestinale. Prendendo in considerazione lo stile di vita in riferimento ad alimentazione, sonno, stress, attività fisica e anche alcuni altri fattori anamnestici influenti, fornisce una prima valutazione sullo stato del proprio benessere intestinale ed invita ad intraprendere comportamenti volti a migliorarlo”, dichiara il Prof. Giovanni Barbara, Ordinario di Gastroenterologia all’Università degli Studi di Bologna, Direttore della Unità Operativa Complessa di Gastroenterologia ed Epatologia dell’IRCCS Policlinico Sant’Orsola di Bologna.
[1] Survey di Opinium per Activia, condotta su un campione di 2.000 italiani. Scarica qui tutti i risultati inediti della survey su “Italiani e benessere intestinale di Activia”