Nel 135° anniversario della nascita di don Primo Mazzolari EDB pubblica il volume Oltre le sbarre, il fratello, una raccolta intensa e significativa di scritti inediti e storici di don Primo Mazzolari che affrontano il tema della giustizia e del mondo carcerario un invito alla riflessione su giustizia e misericordia. In uscita venerdì 17 gennaio per EDB a cura di Bruno Bignami e Umberto Zanaboni.
Questo lavoro include una preziosa prefazione dell’arcivescovo Gian Carlo Perego, offrendo ai lettori una guida autorevole per esplorare la profonda spiritualità e umanità del sacerdote cremonese e perpetrare il suo impegno «un impegno che anche oggi vede molti segni nelle nostre chiese: segni di misericordia, segni di speranza, segni di fraternità. Segni dei tempi, segni giubilari.»
Il libro arriva in un momento particolarmente significativo. Il Giubileo del 2025, appena iniziato, è stato in fatti voluto da papa Francesco come occasione per rinnovare lo sguardo della Chiesa verso i più vulnerabili, tra cui i detenuti.
«Desidero aprire una Porta Santa in un carcere, perché sia per loro un simbolo che invita a guardare all’avvenire con speranza e con rinnovato impegno di vita», ha scritto il Pontefice nella bolla di indizione del Giubileo. Questo approccio permea anche le pagine di Oltre le sbarre, il fratello, dove don Primo, nei suoi interventi e nelle sue riflessioni invita a considerare il carcere non solo come luogo di pena, ma come spazio di redenzione e di rinascita.
Un messaggio di attualità e di speranza
Quelli di don Primo sono pensieri dettati dalla sua esperienza diretta del carcere. Arrestato più volte durante il fascismo, nel suo ministero pastorale non ha mancato di avere parole e gesti di prossimità nei confronti dei detenuti delle carceri di Cremona e Mantova, in particolare, ma anche di altre città.
Attraverso testimonianze dirette, discorsi pubblici e riflessioni personali, Mazzolari offre una prospettiva cristiana e profondamente umana, capace di interrogare anche le coscienze più lontane. Ci accompagna in un viaggio che va oltre i muri del carcere per ricordarci che «al di là delle sbarre, c’è il fratello».
Tra i punti chiave, quello della giustizia riparativa come strumento per costruire ponti, invece di scavare abissi, tra chi ha sbagliato e la comunità. Al centro della riflessione ci sono anche i temi della misericordia non come debolezza, ma come forza capace di trasformare la società, abbattendo i muri dell’odio e del pregiudizio e della dignità umana dei detenuti, che non si definiscono per i reati commessi ma per la possibilità di riscatto e di rinascita.
Una voce profetica per il nostro tempo
In questo libro don Mazzolari non si limita a parlare della necessità di un sistema di giustizia più umano, ma ci offre esempi concreti del suo impegno pastorale. Dai suoi incontri con i detenuti nelle carceri italiane fino ai discorsi pubblici che richiamano alla responsabilità di una Chiesa chiamata a essere madre misericordiosa, le sue parole risuonano come un invito pressante: «La giustizia non basta. Dove si ferma la giustizia, deve continuare la misericordia».
Oltre le sbarre, il fratello non è solo una raccolta di scritti, ma un appello vibrante e attuale a riscoprire il valore della redenzione. È un testo che parla a tutti: ai credenti, che troveranno una guida per vivere concretamente il Vangelo, agli scettici, che saranno provocati da una visione coraggiosa e profonda della giustizia, ma anche a chi opera nel sociale, che potrà trovare ispirazione per un impegno quotidiano più umano e significativo.
Don Primo Mazzolari (1890-1959) fu cappellano militare al tempo della Prima guerra mondiale e trascorse la sua vita come parroco di Cicognara e di Bozzolo. I suoi scritti e le sue predicazioni lo imposero all’attenzione pubblica.
Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio CEI per i problemi sociali e il lavoro, e Umberto Zanaboni, direttore diocesano dell’Ufficio missionario di Cremona, rispettivamente postulatore e vicepostulatore della causa di beatificazione del parroco di Bozzolo, realizzano questa pubblicazione su invito del Comitato scientifico della Fondazione don Primo Mazzolari.