Gli stipendi, si sa, in Italia sono fermi da decenni. L’inflazione, poi, alleggerisce ogni anno i portafogli delle famiglie. Per accrescere il proprio potere d’acquisto, alcuni guardano al mondo degli investimenti, ma spesso con occhi scettici. Tra guru, venditori di corsi e metodi poco ortodossi – per non dire “originali” -, infatti, può essere difficile orientarsi e non cadere in errore. Quindi, come districarsi per iniziare a capirci qualcosa?
In occasione del mese dell’educazione finanziaria, Riccardo Spada, ideatore di The Bull, il podcast di finanza ed economia più seguito d’Italia, e autore del libro Sei già ricco ma non lo sai, edito da BUR Rizzoli, arriva in aiuto con un primo e utile glossario che raccoglie e spiega in modo semplice e accessibile i termini più utilizzati per avvicinarsi al mondo degli investimenti e iniziare a pianificare il proprio futuro finanziario.
Ecco quello che c’è da sapere per cominciare a orientarsi nella gestione delle proprie finanze.
Azioni: possedere azioni è come avere pezzetti di aziende. Se crescono e fanno profitti, è possibile ricevere una parte dei guadagni. Inoltre, il valore di ogni azione oscilla in Borsa in base a fattori economici, geopolitici e soprattutto in base all’umore degli investitori. Nel breve termine, investire in azioni è come andare sulle montagne russe, ma nel lungo termine ha dimostrato di essere la forma di investimento più redditizia.
Budget: è come una mappa del tesoro per il proprio portafoglio per vivere senza stress finanziari. Che si tratti di un bel viaggio o dell’acquisto di una casa, un buon budget può aiutare a realizzare i propri obiettivi senza fare i salti mortali. Una tecnica diffusa per farlo: ridurre al minimo le spese fisse, poi mettere da parte una quota dei propri soldi ogni mese per risparmiare o investire e tutto il resto… lo si può spendere senza sensi di colpa!
Conto: il conto bancario è una vera base operativa per i propri soldi. Il conto corrente, ad esempio, permette pagamenti e accesso immediato al denaro. Oggi i conti sono sempre più digitali e permettono di accedere a strumenti di gestione, spese e analisi comodamente da un’app.
Deposito: mettere i soldi in un conto deposito è come far riposare la pasta della pizza a lievitare in un forno spento. Qui, infatti, cresceranno senza dover alzare un dito. Un modo semplice e a basso rischio per far lavorare i propri soldi, mentre ci si dedica ad altro.
ETF (Exchange-Traded Fund): Parola d’ordine: varietà! Gli ETF sono come un pacchetto misto di tanti investimenti diversi. Invece di comprare azioni o obbligazioni singolarmente, con un ETF è possibile acquistarne diverse (anche migliaia!) in una volta sola ed è possibile investire in vari settori o mercati in un modo semplice, efficiente e a basso costo.
Fondi: partecipare a un fondo significa investire insieme ad altri in un portafoglio diversificato gestito da esperti. È come unirsi a un gruppo di amici per fare un viaggio insieme: ognuno mette una quota e insieme si sceglie una meta, ma con l’organizzazione affidata a un tour operator. Che siano fondi attivi (una sorta di viaggio su misura, ma più costoso) o passivi (un viaggio standard, ma più economico), questa modalità permette di esplorare più realtà senza rischiare di perdersi.
Guadagni: sono il carburante della propria macchina finanziaria. Sono i soldi che entrano nella vita di ognuno grazie a ciò che fa e che permettono di fare scelte sempre più libere. Non si tratta solo dello stipendio, ma anche di tutti quei piccoli extra che fanno la differenza, come bonus o interessi sui risparmi. Insomma, più carburante mettiamo, più l’automobile andrà lontano.
Hedging: com’era il detto? Prevenire è meglio che curare. L’hedging serve proprio a questo: ridurre il rischio di perdere denaro, usando strategie che ci proteggono da cambiamenti di prezzo improvvisi, ad esempio investendo in strumenti che vanno nella direzione opposta a quelli più rischiosi. Un modo intelligente per proteggere il portafoglio quando le cose si fanno incerte.
Inflazione: anche se non si vede, condiziona tutto ciò che ci riguarda: dal potere d’acquisto alla rata del mutuo variabile. Ebbene sì, l’inflazione è il nemico mortale dei propri risparmi! Nel tempo, infatti, il prezzo di beni e servizi aumenta e il potere d’acquisto dei propri soldi si riduce. Investire è il modo migliore per contrastare questo effetto.
Liquidità: SOS emergenza improvvisa? La liquidità è quella parte dei propri risparmi pronta all’uso, parcheggiata in posti di facile accesso (conto deposito, sei tu?) con poco rischio. Come un morbido cuscino che aiuta a dormire sonni sereni.
Materie prime: Metalli, energia, prodotti agricoli. È possibile investire anche su questa tipologia di prodotti. Puntare sulle materie prime permette di diversificare e in alcuni casi, come con l’oro, può offrire una copertura dall’inflazione e da situazioni di tensione internazionale.
Patrimonio Netto: spesso si dice: “costa un patrimonio!”. Ma cos’è davvero il tuo patrimonio netto? È la vera ricchezza di ciascuno: il valore di ciò che si possiede meno i propri debiti. L’obiettivo della finanza personale è proprio la crescita costante di questo tesoro. Direzione: libertà finanziaria.
Obbligazione: comprare un’obbligazione è una sorta di prestito a un’azienda o al governo, e in cambio si riceve un “grazie” sotto forma di interessi che arrivano periodicamente, insieme alla promessa di riavere il capitale a scadenza. Un tipico modo per bilanciare un portafoglio e tenere sotto controllo i rischi.
Portafoglio: sì, è l’oggetto in cui mettiamo dentro i soldi, ma è anche l’insieme di tutti i propri investimenti. Proprio come una buona dieta, deve essere bilanciato per contenere i rischi e massimizzare i benefici. Avere un portafoglio di investimenti diversificato è la regola d’oro della finanza personale.
Quotazione: la quotazione di un titolo è come il suo “mood” del giorno: cambia continuamente in base a chi compra e chi vende e a cosa succede nel mondo. Può salire o scendere a causa di fattori economici, notizie aziendali o semplicemente perché il mercato è un po’ nervoso.
Rendimento: alla fine dei conti è quanto rende un investimento, espresso spesso in percentuale. Ma c’è di più: reinvestendo i propri guadagni, i soldi iniziano a crescere come una palla di neve che rotola giù da una montagna, diventando sempre più grandi man mano che passa il tempo. Ecco spiegato il rendimento composto. Facile, no?
Risparmio (Savings): è quello che si mette da parte dopo aver pagato tutte le tue spese. È come costruire una piccola riserva di “energia” per il futuro. Risparmiare e investire con costanza è la chiave per diventare finanziariamente indipendenti.
Tassi d’interesse: da due anni a questa parte, sembra che non esista nient’altro di cui parlare. Sono un po’ come… il termostato che regola la temperatura di casa nostra: le Banche Centrali li alzano o li abbassano per regolare il costo del denaro, andando a influenzare mutui, prestiti e investimenti. I tassi alti possono rendere più difficile prendere prestiti, ma sono vantaggiosi per chi risparmia; quando sono bassi, mutui e finanziamenti diventano invece più accessibili.
Utili: in mezzo a tante chiacchiere, l’unica cosa che conta davvero in economia: quanta ricchezza un’azienda riesce a creare e quanto valore è riuscita a generare. Più gli utili crescono, maggiore è il potenziale ritorno per gli investitori in azioni.
Volatilità: la volatilità è come il termometro che misura quanto il valore di un investimento può salire o scendere. Più è alta, più c’è la possibilità di guadagnare, ma anche il rischio di perdere. Per questo motivo, volatilità e rischio in finanza sono spesso la stessa cosa. In pratica, dalle stelle alle stalle, quanto ci si mette?
Zero: Con il giusto investimento nella propria educazione finanziaria, zero sarà il numero di preoccupazioni economiche a cui bisognerà pensare!