Voci di donne da tutto il mondo a Internazionale a Ferrara

Giornaliste, artiste, attiviste, scrittrici si daranno appuntamento dal 4 al 6 ottobre a Internazionale a Ferrara 2024, il festival di giornalismo organizzato da Internazionale, il settimanale che da oltre 30 anni porta in Italia il meglio della stampa straniera. Tante le voci femminili al festival provenienti da tutto il mondo, dall’America Latina al Medio Oriente, dal Nord Europa fino a Ferrara che, per tre giorni, diventerà il crocevia di esperienze, culture e professionalità diverse, unite per esplorare e approfondire i grandi temi dei nostri tempi.

Si parlerà di Palestina con Youmna El Sayed, la prima giornalista a raccontare al mondo la risposta israeliana dopo gli attacchi di Hamas e tra i volti più noti del panorama mediatico arabo, corrispondente da Gaza per Al Jazeera da oltre 10 anni. Sarà a Internazionale a Ferrara venerdì 4 ottobre (ore 14.30, Teatro Comunale), nell’incontro Gaza per raccontare, attraverso la sua testimonianza, la vita nella Striscia di Gaza: un territorio da vent’anni sotto scacco da parte del regime di Hamas e, oggi, devastato dall’offensiva israeliana.

Con lei Malak Mattar, artista palestinese nata e cresciuta nella Striscia di Gaza. Le sue opere ritraggono quasi esclusivamente figure femminili raffiguranti una sofferenza individuale e, al tempo stesso, collettiva, simbolo di bellezza e resilienza. Mattar ha già esposto le sue opere in diversi paesi del mondo tra cui Inghilterra, Usa, Portogallo, Italia e Germania e nel 2021 ha pubblicato il suo primo libro Grandma’s Bird, una storia autobiografica per bambini, mentre nel 2022 ha scritto e illustrato il libro Sitti’s Bird: A Gaza Story (Crocodile books), sempre dedicato ai bambini, in cui l’artista riporta le sue esperienze d’infanzia in Palestina.

Anche Amira Hass, giornalista del quotidiano Haaretz e unica giornalista ebrea israeliana che ha vissuto stabilmente nei territori palestinesi, sarà a Internazionale a Ferrara per parlare del conflitto israeliano-palestinese, intervistata dal giornalista di Internazionale Jacopo Zanchini, nel panel Guerra. L’appuntamento è per sabato 5 ottobre (ore 11, Teatro Comunale) per discutere della drammatica situazione nel territorio della Striscia di Gaza e degli scenari di quello che sembra essere un conflitto irrisolvibile.

Delle manifestazioni universitarie americane contro il conflitto a Gaza parlerà Isabella Ramirez, giornalista statunitense che studia sociologia alla Columbia University di New York e caporedattrice del Columbia Daily Spectator, giornale studentesco indipendente. Ramirez ha collaborato anche con The Daily Beast, POLITICO e NBC Politics. A Internazionale a Ferrara 2024, venerdì 4 ottobre (ore 18, Cinema Apollo), durante l’incontro Stati Uniti – Campus, parlerà delle proteste nelle università contro il conflitto in Palestina, della risposta delle autorità e dell’impatto che sta avendo il crescente attivismo giovanile alla luce delle prossime elezioni presidenziali.

Sarà ospite del festival di Internazionale anche Barbara Demick, scrittrice e giornalista americana, che lavora per il Los Angeles Times e collabora con il New Yorker. Con lei il focus si sposterà sulla Corea del Nord e sul suo avvicinamento alla Russia (5 ottobre, ore 11.30, Cinema Apollo) nel panel Alleanze, ma Demick farà anche un ritratto aggiornato di un territorio impenetrabile che è il Tibet moderno domenica 6 ottobre (ore 14.30, Ex Teatro Verdi), in occasione del panel Silenzio intervistata da Junko Terao, giornalista di Internazionale.

Uno sguardo alla Cina con Leta Hong Fincher giornalista e studiosa sino-americana, prima cittadina degli Stati Uniti a ricevere un dottorato in sociologia all’Università Tsinghua di Pechino. Interverrà a Internazionale a Ferrara domenica 6 ottobre (ore 11, Ex Teatro Verdi) durante l’incontro #MeToo in un dibattito sui ruoli di genere, regimi autoritari e sulle strategie di libertà, a partire dalle storie di cinque attiviste cinesi.

Focus sulla Siria con Wafa Mustafa, giornalista e attivista siriana che si occupa dell’impatto della detenzione su ragazze, donne e famiglie. Dopo la sparizione forzata di suo padre da parte del regime di Damasco, Mustafa ha esercitato numerose pressioni sul Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite affinché venissero resi noti i nomi e i luoghi di tutti i prigionieri delle autorità siriane. Sarà ospite di Internazionale a Ferrara sabato 5 ottobre (ore 14, Cinema Apollo) nell’incontro Giustizia per raccontare la repressione scatenata dal regime di Assad in Siria dopo la rivoluzione del 2011.

Si parlerà di diritti e non solo con Fatima Muriel Silva, insegnante e attivista femminista in una delle regioni colombiane più colpite dal conflitto armato. Vittima lei stessa della violenza, ha fondato un’associazione per recuperare i giovani reclutati dai gruppi militari e paramilitari e difendere i diritti delle donne violentate e minacciate. A Internazionale a Ferrara sarà la protagonista, domenica 6 ottobre (ore 11, Ridotto del Teatro) dell’incontro Ritratto – Tessitrice di vita in un’intervista condotta da Edoardo Vigna, giornalista del Corriere della Sera.

Kate Clancy, antropologa e biologa americana specializzata in salute riproduttiva, farà una riflessione approfondita e scientifica sul ciclo mestruale, sfatando miti e stereotipi a esso legati, presentando il suo primo libro tradotto in italiano, Ciclo (Luiss University Press, 2024). Appuntamento a Internazionale a Ferrara, sabato 5 ottobre (ore 21.30, Teatro Comunale).

Non mancherà l’Italia al festival di Internazionale: con Barbara Belotti, cofondatrice di Toponomastica femminile, associazione che ha l’intento di restituire voce e visibilità alle donne che hanno contribuito, in tutti i campi, a migliorare la società, in occasione del panel Mappe (sabato 5 ottobre, ore 14, Apollo 2), si parlerà di come la diversità nella toponomastica ricopra un ruolo centrale nel presente e futuro del nostro Paese.


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