Bologna Portici Festival: l’omaggio degli artisti nativi

L’omaggio delle artiste e artisti ‘nati’ a Bologna a una città unica e alle sue tradizioni. Quattro distretti culturali, oltre 60 eventi e il racconto in musica, parole, danza di quello che la rende speciale.
Da via Zamboni ai Portici di San Luca, passando per Piazza Maggiore, Piazza della Pace e il Cimitero della Certosa, fino al Treno della Barca: sei giornate di eventi, quattro distretti e un’unica festa.

“È emozionante vedere come tutta la città partecipi alla gioia di celebrare i portici patrimonio UNESCO; mi colpisce percepire quanto sia un patrimonio vivo, che i bolognesi amano e sentono davvero identitario” sono le parole pronunciate dalla Vicedirettrice UNESCO il 18 maggio scorso nello svelare la targa Portici Patrimonio dell’Umanità che campeggia su Palazzo d’Accursio. E sono anche l’essenza e il motore che anima la seconda edizione di Bologna Portici Festival, la grande festa urbana lanciata nel 2023 dal Comune di Bologna per celebrare il prestigioso riconoscimento a uno dei suoi elementi più caratteristici e unici al mondo, valorizzando il connubio tra patrimonio e creatività e il ruolo ‘ispiratore’ che anche il paesaggio cittadino ha sulla dimensione artistica e culturale. Spazio pubblico e privato insieme, riparo e apertura, i portici sono luogo di scambio e di relazione e c’è chi pensa che in qualche modo abbiano contribuito a plasmare nei secoli il carattere dei bolognesi e anche degli artisti che da qui sono partiti o che in città hanno trovato la propria dimensione.

Il Festival è quest’anno un omaggio a questo sentire, a questo riconoscersi figli – naturali o acquisiti – di una città speciale, che sa tenere insieme tradizione e innovazione, che sa aprirsi al mondo senza snaturarsi, che sa riconoscere le sue bellezze e prendersene cura. Una città che ti resta dentro, come dichiarano tanti degli artisti che renderanno speciale l’edizione 2024 del festival e che saranno protagonisti di produzioni originali, pensate, progettate e realizzate ad hoc per celebrare questa occasione e per questo ‘uniche’.

Dalla suggestiva “Sinfonia sospesa per pianoforte e bolle” che mixa in un gioco di colori, immagini e suoni l’impalpabilità delle emozioni alle performance di danza aerea nella scenografia unica della Certosa alla sera, dalla serata-evento con i big della musica pop bolognese e italiana all’esibizione del primo violino del Teatro alla Scala Laura Marzadori sul grande palco di Piazza Maggiore ai talk di Piazza Rossini con i protagonisti e le protagoniste della cultura, della letteratura, del giornalismo, del teatro, sono moltissimi gli artisti e le artiste che restituiranno attraverso la musica, il racconto, la danza il loro sguardo su Bologna e il loro omaggio alla città.

Sei giornate, oltre 60 appuntamenti tra concerti, talk, laboratori, visite guidate, spettacoli di teatro e danza, performance site specific e mostre, che animeranno quattro distretti della città: a cominciare da via Zamboni, cuore della cittadella universitaria che parte dalle due Torri – altro straordinario patrimonio urbanistico da tutelare e curare – al grande palcoscenico di Piazza Maggiore, che ospiterà gli eventi dedicati alla musica pop e classica. Dal centro alla prima periferia: la festa lungo i portici moderni del Treno della Barca, la pista da ballo di Piazza della Pace sulla quale si alterneranno la tradizione della “Filuzzi” e la danza moderna e contemporanea, fino al Cimitero Monumentale della Certosa con le performance serali di danza aerea e acrobatica eseguite in una scenografia unica, con i Portici di San Luca come sfondo. Chilometri di portici, questi, nuovamente protagonisti di “Luci a San Luca”, un nuovo imponente progetto artistico voluto da Cesare Cremonini, con la partecipazione dell’artista tedesco Philipp Frank. Dal 5 al 9 giugno, dal tramonto all’alba.

Piazza Maggiore: dove risuona la musica di Bologna
Bologna, la Musica – Racconti e suoni di una città è il titolo della serata di venerdì 7 giugno sul palcoscenico di Piazza Maggiore: condotta da Paola Maugeri e Luca Barbarossa, sarà un viaggio in parole e suoni attraverso i decenni per ricostruire la storia della musica popular di Bologna Città creativa della Musica UNESCO, con la partecipazione di un parterre di cantanti e musicisti del panorama musicale cittadino e nazionale.

A salire per la prima volta sul palco del “crescentone” – domenica 9 giugno – sarà Laura Marzadori, bolognese, primo violino della Scala di Milano, assieme all’Orchestra del Conservatorio G.B. Martini diretta dal Maestro Sergio Alapont. Il programma del concerto, a cura di Musica Insieme e anteprima del Festival Respighi, affianca al raro Concerto per violino in La maggiore di Ottorino Respighi un’antologia di grandi colonne sonore del cinema italiano, da Riz Ortolani a Nino Rota a Ennio Morricone.
Evento speciale nella Basilica di San Petronio sabato 8 giugno, quando 400 giovani musiciste e musicisti di cori e orchestre da Bologna, Milano, Fiesole e Macerata, insieme alla Youth Symphony Orchestra of Ukraine, si esibiranno in un “concerto per la Pace” a cura della Scuola di Musica Inno alla Gioia.

Alla “luce dei Portici” e alla nuova illuminazione urbana e monumentale del centro di Bologna è dedicata la mostra “La Luce di Bologna” a cura di I-DEA, nella Piazza Coperta di Salaborsa (dal 4 al 25 giugno) con gli scatti di Oscar Ferrari a documentare il “prima e dopo” di portici, porte e principali siti monumentali della città. Sempre in Salaborsa, la Sala della Musica ospita la presentazione di VisitAR Bologna, la nuova app di Augmented Reality che accompagna l’utente alla scoperta di due percorsi nell’area metropolitana, dedicati a Bologna Città creativa della Musica UNESCO e a Guglielmo Marconi di cui si festeggia il 150mo anniversario dalla nascita.

Via Zamboni: lo spazio dell’immaginazione
È un’immagine evocativa di bellezza e armonia quella che ci introduce nel cuore di via Zamboni, la strada dell’Università, della comunità studentesca, una città nella città che si snoda dalle Torri a Porta San Donato, raccontando decenni di storia e storie. Martedì 4 giugno la “Sinfonia Sospesa per pianoforte e bolle” incanterà il pubblico nel Cortile di Palazzo Malvezzi Campeggi, dove la fragilità delle bolle di sapone si intreccerà alle musiche di Daniele Furlati e alle immagini del visual artist David Loom in uno spettacolo ad alto tasso di suggestione.

Piazza Rossini torna luogo di incontro e accoglie la dimensione del racconto, trasformandosi dal 5 al 9 in palcoscenico per “La Merenda nel prato”, i talk serali condotti da Edoardo d’Elia e Giacomo Venezia, autori del fortunato e seguitissimo podcast “La Merenda”. Le protagoniste e i protagonisti del mondo del giornalismo, del teatro, della letteratura, della poesia si raccontano: storie di chi è passato all’ombra dei portici, di chi ci è nato, di chi è partito, di chi è rimasto e anche di chi… ancora non ha deciso cosa fare. Appuntamento alle 19 con la poetessa Beatrice Zerbini (5 giugno), l’attrice Marinella Manicardi (6 giugno), lo scrittore Gabriele Romagnoli (7 giugno), l’enigmista Stefano Bartezzaghi (8 giugno) e l’attore e autore di teatro Nicola Borghesi (9 giugno). Tra ricordi e sciocchezze, progetti e fallimenti, amori e disincanti, le ospiti e gli ospiti de La Merenda ci offriranno il loro personale ritratto di Bologna e ci regaleranno alcuni testi inediti scritti negli anni e rimasti in un cassetto o scritti proprio per l’occasione. A partire dalle 18 si alterneranno ai microfoni de La Merenda i protagonisti e le protagoniste di questa edizione di Bologna Portici Festival, con un ospite a sorpresa ogni sera.
Ci porta a spasso per via Zamboni un Cicerone molto speciale: Albi Cazzola de Lo Stato Sociale con “Delle tonde in via Zamboni”, passeggiate semiserie da Porta San Donato alla Garisenda, un chilometro infinito su cui sono passati secoli di storia e storie personali e collettive, il 5, 6 e 7 giugno.

Anche quest’anno il festival è occasione per riscoprire e celebrare i saperi della tradizione, da custodire e tramandare. A quelli tutelati dalle De.Co., il riconoscimento di Denominazione Comunale d’origine, sono dedicati diversi appuntamenti a partire dall’ “installazione narrante” Il Cuore nelle mani di Palazzo Malvezzi, che racconta con parole e immagini le storie dei burattini di tradizione bolognese, delle merlettaie di Aemilia Ars, degli scalpellini della Valle del Reno e delle Ocarine, di cui si potranno scoprire origini e aneddoti e che saranno al centro (sabato 8 giugno) di un talk con i maestri d’arte, tra cui Romano Danielli. A partire dalle 16 in vari cortili di via Zamboni sarà invece possibile cimentarsi con i laboratori della tradizione e portarsi a casa un ricordo: scolpire le proprie iniziali, destreggiarsi nell’arte paziente del merletto producendo preziosi fiori intrecciati ad ago, imparare a costruire ed animare un burattino e anche scoprire tutti i segreti per plasmare un’ocarina.
Gran finale il 9 giugno con un pomeriggio di spettacoli tradizionali, tra musica e teatro, per piccoli e grandi sognatori.

La musica è protagonista anche degli appuntamenti proposti dal Teatro Comunale di Bologna e dal Conservatorio. Il primo presenta (il 4 giugno) un concerto del coro delle voci bianche in Pinacoteca e (il 5 giugno) un recital di canto lirico degli allievi della Scuola dell’Opera, accompagnati al pianoforte nel Foyer Respighi. Il Conservatorio invece propone il concerto del Trio di Oboi Klainà, che si esibirà martedì 4 giugno al Chiostro di Palazzo Magnani in un repertorio tra Beethoven e Frank Kommer. Sempre a cura del Conservatorio G.B. Martini anche una proposta meno classica con il “Martini Jukebox” (6 giugno), performance sonora a cura di Bologna Improvisation Group, che mixa generi, stili e personalità e rielabora temi che fanno parte della memoria collettiva; infine il concerto de “I Maestri del Martini”, omaggio a Gabriel Fauré e Giacomo Puccini nel centenario della loro scomparsa al Museo internazionale e biblioteca della musica.

Il filo rosso della cultura si snoda lungo via Zamboni fino all’Accademia delle Belle Arti, che venerdì 7 giugno propone la proiezione di “La città di cartone”, il film di Maurizio Finotto sulla “città invisibile” dei senzatetto, con la voce narrante di Ermanno Cavazzoni. Sabato 8 giugno in Piazzetta Raviola “Donare arte”, con gli studenti e le studentesse che regaleranno libri prodotti dall’Accademia personalizzandoli con illustrazioni e disegni realizzati sul momento. Una giornata che offre anche l’occasione di riscoprire il Teatro polivalente dell’Accademia progettato negli anni Cinquanta su disegno di Farpi Vignoli: alle 16 l’incontro con il figlio, Massimo, che mette a confronto i progetti originali con il progetto di restauro del 2023. Dalle 17 alle 19 Laggiù. Perdersi e ritrovarsi nella tempesta, messa in scena curata dagli allievi della Scuola di Scenografia e ispirata a La Tempesta di Shakespeare del grande scenografo Luciano Damiani, che dell’Accademia fu allievo, a 100 anni dalla nascita. Dalle 17 alle 18.30 infine le visite guidate agli spazi storici dell’Accademia e al Teatro per scoprire la storia dell’istituzione e il patrimonio artistico custodito nelle sue aule e corridoi.

Non mancano gli appuntamenti con le visite guidate ai palazzi e musei che sorgono sulla via: quelle a Palazzo Malvezzi a cura del FAI, per conoscere le sue sale affrescate e l’imponente scalone e quelle alla Collezione di Geologia “Museo Giovanni Cappellini”. Infine il Museo di Palazzo Poggi invita le famiglie ai laboratori per realizzare un “leporello”, il libretto a forma di fisarmonica in uso da secoli in molte parti del mondo, che sarà arricchito dalle stampe di alcune delle più celebri illustrazioni naturalistiche di Ulisse Aldrovandi.

Piazza della Pace e Cimitero Monumentale della Certosa: danzare tra terra e cielo
Dopo il successo della prima edizione torna in Piazza della Pace la ‘Filuzzi in Piazza’, il progetto promosso dal Comune di Bologna per valorizzare il grande patrimonio culturale del liscio alla bolognese: il 6, 8 e 9 giugno alle 21.30 le Serate danzanti con musicisti e ospiti d’eccezione sul palco per raccontare in parole e musica la Filuzzi e far ballare la Piazza. Per chi vuole scoprire di più sulla tecnica del ballo e sulla musica in programma gli appuntamenti di approfondimento e le lezioni delle scuole di danza che introdurranno ai primi passi, per potersi scatenare nelle serate danzanti.
Ancora danza, questa volta contemporanea, con il progetto CONVIVANZA/tra convivenza e danza, a cura di Associazione Avvertenze Generali, che coinvolge trecento giovani danzatori e danzatrici, 22 realtà coreutiche, coreografi di fama nazionale: la rassegna ideata da Vittoria Cappelli e Monica Ratti, con la collaborazione di Angela Testa, celebra i portici – simbolo di incontro e ospitalità – attraverso l’arte universale della danza. Sul palco si alterneranno le allieve e gli allievi delle scuole di danza della rete (6 e 7 giugno, ore 19), mentre il 7 giugno andranno in scena le Danze dal Mondo – dalle danze afghane e gipsy a quelle andaluse e vietnamite – e Marconi Inspire, omaggio in danza a Guglielmo Marconi, il bolognese più famoso al mondo, in occasione del 150mo anniversario della sua nascita.

Dalla terra al cielo, sarà Nell’aria lo spettacolo serale in programma sabato 8 giugno (ore 19.00 e ore 21.00) e al Complesso Monumentale della Certosa che promette di incantare e farsi ricordare: una performance acrobatica site specific a cura di Martina Nova ed Elena Annovi realizzata appositamente per Bologna Portici Festival. Al Monumento Ossario ai caduti della Grande Guerra “He, il vento muove la danza”: Martina Nova assieme ad Angela Kurz e Ana Maria Alcocer diventeranno sculture in movimento, sospese da terra da palloni giganti, accompagnate dalla musica di Ruben Zambon e dalla voce e fisarmonica di Maria Norina Liccardo. Nel Monumento Ossario dei Caduti Partigiani “SACRO”, performance di danza verticale di Elena Annovi, il cui corpo entrerà in dialogo con l’architettura: la danza sarà accompagnata dalla composizione sperimentale di ricerca vocale di Manuel Attanasio.

Il Treno della Barca: un portico di comunità
Torna il Treno dei Desideri a cura di Estragon al Treno della Barca: portico moderno che si fa spazio di incontro, comunità e integrazione attraverso la musica dal vivo con sonorità dal mondo, per un fine settimana con tante attività per famiglie e bambini e lo street food.

Visite guidate: i segreti dei portici e delle torri
Ricchissimo il calendario delle visite guidate, a partire da quella all’ombra della magnifica Torre di Maratona, di fianco a Piazza della Pace, con gli Stadium Tour alla scoperta del tempio del calcio bolognese (venerdì 7 giugno ore 17.30, sabato 8 giugno ore 10.30). Numerosi i percorsi che condurranno il pubblico tra curiosità, vicende storiche e segreti di portici e Torri, gli elementi che rendono Bologna unica al mondo. “I segreti dei Portici” porterà il pubblico a passeggio per scoprire l’evoluzione dei portici, dai primi “sporti” alle costruzioni in legno fino a quelle in pietra, tra strutture di epoca gotica, rinascimentale e ottocentesca, sulle tracce dell’evoluzione sociale, urbanistica, politica della città (da martedì 4 a domenica 9 giugno, orari e prenotazioni sul sito succedesoloabologna.it). I “Flash Tour” alla Torre Catalani di Piazza dei Celestini sono l’occasione per accedere a una delle torri più importanti e misteriose della città, alla ricerca dei legami con la Commedia dantesca (martedì 4 e venerdì 7 giugno), ma si potrà andare anche alla scoperta delle altre Torri che disegnano il profilo di Bologna, da quelle gentilizie alle Case-Torri ai Torresotti della città medievale, fino alle torri più nascoste o a quelle che non esistono più. Da non perdere anche “Le luci di Bologna” in programma mercoledì 5 giugno, una passeggiata serale per le vie del centro storico di Bologna per ammirare dal vivo la nuova illuminazione dedicata ai Portici, a Piazza Santo Stefano, Piazza San Domenico e ai luoghi più rappresentativi della città.

Fa parte di Bologna Portici Festival anche “Tutto esaurito”, la prima “rassegna terapeutica” che chiama personaggi pubblici a confrontarsi sul tema dello stress della propria professione, a colloquio con il giornalista Emilio Marrese. Ospiti delle serate nel Chiostro dell’Arena del Sole il telecronista Pierluigi Pardo, il pittore Luca Caccioni, l’attore Alessandro Bergonzoni, la scienziata Ilaria Capua, la giornalista Milena Gabanelli e l’attrice Veronica Pivetti.

Il Bologna Portici Festival è un evento promosso dal Comune di Bologna, con il sostegno del Ministero del Turismo e della Regione Emilia-Romagna. Si ringraziano per la collaborazione le tantissime realtà coinvolte: l’Alma Mater Studiorum e in particolare il Dipartimento di Scienze Giuridiche e il Sistema Museale di Ateneo, la Città Metropolitana di Bologna, il Conservatorio G. B. Martini, il Teatro Comunale, l’Accademia di Belle Arti, la Pinacoteca Nazionale di Bologna, Bologna Servizi Cimiteriali, il BFC, l’Arcidiocesi di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Unicredit, Fondazione Bologna Welcome.
Un ringraziamento particolare va poi all’azienda Dulcop, eccellenza bolognese leader mondiale nella produzione di bolle di sapone, che rende possibile lo spettacolo Sinfonia Sospesa per pianoforte e bolle, il 4 giugno, e che regala al pubblico del festival un gadget per tornare bambini: le bolle di sapone del Bologna Portici Festival.

Tutti gli eventi sono gratuiti, ad accesso libero o su prenotazione.
Le diverse modalità di accesso alle visite guidate sono indicate sul sito che riporterà anche le eventuali variazioni al programma e le sedi degli eventi in caso di maltempo: bolognaporticifestival.it


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