Perché ascoltare i piedi? È una domanda d’obbligo per quanti hanno il diabete, soprattutto quando sentono dolore, bruciore o intorpidimento a piedi e gambe, sebbene risulti essere ancora un interrogativo troppo poco diffuso.
Nasce da questo presupposto la campagna “Ascolta i tuoi piedi” promossa dalle Società Italiana di Diabetologia (SID) e della Associazione Medici Diabetologi (AMD) e con il contributo incondizionato di Theras con l’obiettivo di generare consapevolezza su una delle complicanze croniche del diabete, la polineuropatia diabetica (PND).
“L’approccio moderno alla diagnosi e cura della polineuropatia diabetica, soprattutto della forma dolorosa, necessita di un nuovo modello. Si parte dall’engagement e dall’acquisizione di consapevolezza del paziente al centro – interviene Maria Sambataro, Responsabile Unità Semplice “Gestione Ambulatoriale del Paziente Diabetico Complesso” presso UOC di Malattie Endocrine, del Metabolismo e della Nutrizione, Ospedale Ca’ Foncello di Treviso, Azienda Ulss 2 Marca trevigiana, Veneto – fino alla diagnosi precoce e la finalità preventiva delle cure farmacologiche e non farmacologiche da parte degli operatori sanitari. Creare rete in diabetologia sulla polineuropatia diabetica vuol dire espandere e concretizzare l’expertise dei centri specialistici mettendo la persona con diabete al centro del processo decisionale”.
UNA CO-CREAZIONE DI CONTENUTI E DI UNA RETE CHE NON C’ERA
La campagna è stata progettata con la consulenza scientifica della Società Italiana di Diabetologia (SID) e dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD) che grazie al contributo incondizionato di Theras, ha coinvolto 40 centri di diabetologia in tutta Italia, pari al 70% delle regioni italiane.
Tra gli obiettivi della campagna prevale la volontà di generare consapevolezza sulle complicanze legate in particolare alle polineuropatia diabetica sia nella classe medica dei diabetologi sia nelle persone con diabete.
Al fine di promuovere il dialogo tra le persone con diabete e il proprio team clinico, soprattutto in termini di trattamento del dolore e di prevenzione attiva, il board scientifico ha ideato e sviluppato un leaflet informativo che per 1 anno ha popolato gli studi di 40 centri di diabetologia italiani.
Il documento ricalca un percorso di consapevolezza attraverso dettagli informativi sulla patologia, suggerimenti rispetto alle domande da fare a sé stessi e al diabetologo, oltre ad una tabella per valutare la scala del dolore.
EFFETTO CAMPAGNA SUI PAZIENTI: 6 SU 10 PIÙ CONSAPEVOLI E 9 SU 10 VOGLIONO MAGGIORI INFORMAZIONI
Sono stati veicolati sul territorio ben 25.000 leaflet informativi sviluppati seguendo le indicazioni ottenute dalle interviste ad un campione di persone con neuropatia diabetica.
Oltre ad importanti indicazioni sulla patologia, il leaflet conteneva anche una serie di domande a cui veniva chiesto di rispondere e commentare con il proprio diabetologo. Molto incoraggiante il riscontro ottenuto visto che circa la metà dei leaflet sono stati rielaborati e restituiti compilati.
Dall’elaborazione delle risposte ottenute, emerge che oltre il 90% dei centri che hanno aderito alla campagna ha ricevuto da parte dei propri assistiti richieste di informazioni in riferimento alla polineuropatia diabetica. Inoltre, circa il 60% delle persone con diabete raggiunte dal leaflet informativo ha affermato di aver aumentato la propria consapevolezza in riferimento alla patologia.
LA PRINCIPALE COMPLICANZA DOLOROSA DEL DIABETE
La polineuropatia diabetica è una delle complicanze croniche più̀ comuni a lungo termine del diabete mellito. L’iperglicemia causa danni alle cellule nervose, compromettendo la funzione dei nervi.
Interessa circa il 30% della popolazione diabetica e nel 50% dei casi è di tipo doloroso, ma nonostante la sua frequenza, spesso la neuropatia diabetica non viene diagnosticata o trattata adeguatamente. Può interferire sul benessere perché́ provoca dolore a gambe e piedi, formicolii, forti fitte, rigidità̀ alle gambe, forte senso di calore, bruciori, costrizione ai piedi, ulcere che provocano difficoltà a camminare o a stare a lungo in piedi. È una complicanza che porta a conseguenze invalidanti sulla qualità di vita delle persone che vi convivono, e raddoppia il tasso di mortalità per cause cardiovascolari in chi ne è affetto. La presenza di polineuropatia conferisce al paziente, soprattutto se esposto a lesioni, ischemie ed infezioni nei casi più gravi, un rischio di amputazione talora maggiore dell’arto. La mortalità a cinque anni delle persone con diabete che vengono sottoposte ad amputazione del piede è compresa tra il 30 ed il 70%, anche se non è noto quale sia il ruolo attivo della polineuropatia diabetica (PND).
La mortalità per cause cardiovascolari nei soggetti con PND raddoppia rispetto ai soggetti che non ne sono affetti, probabilmente perché’ individua un cluster più a rischio.