Realizzata la nona edizione dell’annuale Osservatorio Second Hand Economy, da BVA Doxa per Subito, che fotografa ad ampio spettro valore economico, nuovi trend, impatto sociale, spaccato regionale e tanti altri aspetti legati alla compravendita dell’usato in Italia.
Dall’Osservatorio emerge che sempre più italiani scelgono l’usato, consapevolmente, 24 milioni nel 2022, perché attenti all’ambiente, al portafoglio e ai comportamenti smart, tanto da parlare di orgoglio second hand proprio perché si fa second hand forti di valori centrali e attuali.
Anche il valore generato dalla compravendita dell’usato aumenta e si attesta a 25 miliardi di €, il più alto di sempre.
Le evidenze principali:
– Comprare e vendere usato si conferma al terzo posto tra i comportamenti sostenibili, praticato dal 57% degli italiani, 24 milioni solo nell’ultimo anno. Aumentano tra gli utenti soprattutto famiglie con bambini piccoli (75%), GenZ e Millennials (73%)
– Il valore generato dalla Second Hand in Italia nel 2022 è di 25 miliardi di euro, il più alto di sempre, e rappresenta l’1,3% del PIL nazionale. 11,9 miliardi di euro, il 47% del totale, arrivano dall’online, canale preferito dal 65% dei rispondenti. 6 compravendite su 10 vengono gestite totalmente online, anche grazie a un’esperienza sempre più e-commerce like
– Cresce, dopo due anni difficili, anche l’offline, segno di un mercato sano che si sta consolidando
L’usato si riconferma la prima scelta per il 67% degli acquirenti, quest’anno cresciuti del 5%
– Il guadagno medio per chi vende si attesta a 953€. Tra le regioni che superano la media nazionale ci sono Campania (1.114€), Veneto (1.099€) e Lombardia (€ 970)
– Sul podio delle categorie per valore generato troviamo Veicoli (10,6mld di €), Casa&Persona (6,7mld di €), Elettronica (4,5 mld di €), Sports&Hobby (3,4 mld di €)
– Sul podio delle regioni in cui l’economia dell’usato genera più valore troviamo: Lombardia (4,2 mld €), Campania (3,1 mld €) e Lazio (2,7 mld €)