Sono circa 28 milioni i presbiti in Italia

Sono circa 28 milioni i presbiti in Italia, negli Stati Uniti superano i 100 milioni e superano i 2 miliardi in tutto il mondo. Con l’innalzamento dell’età media inoltre, si tratta di un disturbo che accompagna le persone anche per 40 o 50 anni.

Socialmente attivi e con l’agenda piena di impegni, sia online che offline: sono i 40-50 enni, ma alle prese con i primi veri segni del tempo che passa. Uno dei più diffusi? Sicuramente la presbiopia, che inizia a manifestarsi in questa fascia di età, un difetto visivo che coinvolge circa 28 milioni di persone soltanto in Italia

Neopresbiti, chi sono e l’esigenza di una correzione personalizzata/su misura
Chi sono i neo-presbiti? L’identikit: tra i 40 e i 50 anni, giovani, dinamici, ‘social’ che iniziano a non vederci bene da vicino. Ma è bene non generalizzare, quando si parla di neo-presbiopia, infatti, è importante individuare due distinte categorie di persone: emmetropi e ametropi.

“L’emmetrope, cioè chi non ha mai sofferto di problemi visivi, sicuramente si accorge del deficit da vicino quando le strategie compensative non riescono più a risolvere il problema e di primo impatto si acquistano lenti premontate che hanno dei limiti (medesima correzione sulle due lenti, focale unica che non si adatta ad una correzione modulare utile nel mondo del lavoro)” – afferma il Dott. Loperfido.

Per gli emmetropi, sono consigliabili lenti monofocali come le Supereader e le Sync Hoya: le prime, ideali per la lettura e per chi non vuole indossare gli occhiali tutta la giornata, le seconde rappresentano un importante supporto in attività che richiedono l’uso del computer. Entrambe offrono profondità di visione maggiore rispetto a quella delle lenti di un occhiale “standard” e sono le lenti consigliate per chi inizia ad avere difficoltà nella visione da vicino ma non ha mai indissato occhiali sino ad ora.


Pubblicato

in

, ,

da

Pin It on Pinterest