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Economia: il settore farmaceutico può essere trainante

“Il Paese per il suo futuro ha bisogno disperatamente di crescita economica: soprattutto un Paese che invecchia e che dovrà finanziare moltissime spese. – spiega Lucia Aleotti, Vicepresidente Farmindustria, intervenuta oggi all’evento “pensiero n° 1, evitare il sottofinanziamento del servizio sanitario nazionale. La nuova legge di bilancio” promosso dall’Osservatorio Innovazione di Motore Sanità – Lasciare che gli investimenti del settore farmaceutico si localizzino in altri Paesi significa bloccare la crescita di questo settore nel nostro Paese. Per questo serve urgentemente una cabina di regia a livello governativo che metta insieme gli aspetti del diritto alla salute, della necessità di finanziamento, ma risulta importantissima anche la necessità vitale di attrarre gli investimenti farmaceutici per creare PIL e futuro del Paese.

Il farmaceutico può essere un motore straordinario di crescita, lo ha dimostrato già in questi anni quando a fronte di settori che entravano in recessione ha saputo viceversa crescere e esportare in tutto il mondo. Con i suoi 34 Miliardi di euro di produzione, quasi 70.000 dipendenti e 220.000 nell’indotto, può essere anche in futuro area trainante o meno. E questo dipende dalle politiche sanitarie che l’Italia metterà in atto: le politiche sanitarie sono politiche industriali, perché ogni volta che si tocca il livello dei prezzi di un farmaco si toccano i ricavi delle imprese. Le imprese del farmaco sono come le altre imprese, hanno bisogno di equilibrio tra i ricavi e gli investimenti e i costi, e in questo momento più che mai, con grandi difficoltà sul fronte dell’esplosione dei costi produttivi, le imprese farmaceutiche sono oggetto di politiche di attrazione da parte dei vari Paesi nel mondo, anche in Europa”.

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