L’Unione europea è a lavoro per creare un sistema di protezione delle indicazioni geografiche dei prodotti non agricoli, valido in tutta l’UE.
Attualmente, infatti, in Italia le indicazioni geografiche (IG) vengono riconosciute solamente a prodotti agricoli e generi alimentari, fra cui vini e bevande alcoliche, che possiedano una specifica origine geografica e reputazione, in pratica, una determinata qualità o altra caratteristica essenzialmente attribuibile alla sua origine geografica, per tutelare i prodotti da qualsiasi uso improprio o imitazione e garantirne l’autenticità a chi acquista.
Il nuovo regolamento punta a estendere le indicazioni geografiche ai prodotti artigianali, fra cui gli strumenti musicali e in particolare gli strumenti musicali a corde, quando lo strumento sia originario di una data zona geografica, una sua data qualità, la sua reputazione o altre sue caratteristiche siano attribuibili a questa sua origine geografica e vengano soddisfatti determinati requisiti.
Di questo si parlerà a Cremona Fiere nel corso di un incontro in Area eventi Padiglione 2 il prossimo 24 settembre alle 11,30, in occasione di Cremona Musica International Exhibitions and Festival, la principale fiera mondiale di strumenti musicali d’alto artigianato e unica Fiera di settore in Europa, in programma dal 23 al 25 settembre 2022.
All’evento, organizzato dal Comune di Cremona, Ufficio per l’UNESCO, parteciperanno Gianluca Galimberti, sindaco di Cremona; Tamas Kiraly, esperto di Indicazioni Geografiche non agricole e funzionario del DG GROW della Commissione Europea; Andrea Zappalaglio, Lecturer in Intellectual Property Law (School of Law, University of Sheffield) e consulente giuridico per la Commissione UE sulla proposta di regolamento sulle indicazioni geografiche per prodotti non agricoli. A moderare l’incontro sarà Benedetta Ubertazzi, professoressa associata di diritto dell’Unione europea presso l’università di Milano Bicocca e facilitatrice UNESCO della rete globale dei facilitatori per la Convenzione di salvaguardia del patrimonio culturale intangibile del 2003.
“Un sistema uniforme come quello delle indicazioni geografiche UE aiuterebbe i produttori a rimanere competitivi nei mercati di nicchia, fornirebbe ai consumatori informazioni più precise sull’autenticità dei prodotti, darebbe impulso alle economie regionali, garantirebbe controlli efficaci da parte di soggetti terzi e una protezione non soltanto in territorio UE ma mondiale, grazie in gran parte ai fondi UE”, ha dichiarato il sindaco Galimberti che nel 2019 ha partecipato in Commissione a Bruxelles ai lavori e alle consultazioni pubbliche che hanno dato vita alla proposta della Commissione UE di regolamento relativo alla protezione delle indicazioni geografiche dello scorso 13 aprile. “L’Adozione di indicazioni geografiche è un ulteriore strumento con indiscutibili vantaggi, che si affianca al marchio, individuale e collettivo, già esistente e anche al Piano di salvaguardia del saper fare liutario, che rappresenta anch’esso uno strumento efficace di tutela. Certamente l’operazione è complessa e quindi l’invito, rivolto ai liutai e agli esperti, è a incontrarsi e ad approfondire per consolidare e implementare strumenti sempre più forti di tutela e salvaguardia della qualità della nostra straordinaria liuteria e dei nostri liutai”.