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Caro bollette, caro gas, anche il matrimonio deve fare i conti con una crisi globale

Caro bollette, caro gas, un quadro generale di sfiducia che vede compromesso anche il settore wedding in un momento di ripresa generale dopo le restrizioni causa Covid-19 del 2020 finalmente il settore vedeva nuova vita ed era ripartito in grande nel 2021 si trova oggi a fare i conti con una crisi globale.

Le imprese del comparto wedding con i loro 2.7 mld di fatturato in Campania hanno un peso sull’economia del territorio, soprattutto al sud che rappresenta il 10.1% coinvolgente nel suo insieme 30 diversi segmenti economici produttivi.

TuttoSposi (22-30 ottobre 2022), la fiera internazionale dedicata al comparto del matrimonio, ha deciso di tutelare il settore, proponendo un protocollo di intesa per aiutare e sostenere le giovani coppie che vogliono metter su famiglia attuando un “Price Cap” sui contratti che verranno stipulati in fiera ad ottobre così da non gravare ulteriormente su una situazione già difficile ingenerando sfiducia nei giovani che ancora credono nei valori della famiglia.

Ad oggi chi decide di sposarsi, è consapevole delle spese a cui va incontro ma ha deciso di formare la famiglia e coronare questo sogno attraverso il matrimonio, in un momento unico da ricordare con i propri cari.

L’Osservatorio Familiare Italiano che attraverso i Forum della Famiglia patrocina anche la 33° edizione della manifestazione Tutto Sposi, ha promosso questo protocollo d’Intesa per coinvolgere le oltre 300 aziende che operano nel settore del wedding e che quest’anno incontreranno in fiera a Napoli nel quartiere fieristico della Mostra d’Oltremare oltre 30.000 coppie in procinto di sposarsi, va ricordato che l’intera filiera del wedding nella sola Regione Campania fatturava oltre 2.7 mld di euro prima della crisi pandemica.

“Il settore del wedding, soprattutto al sud, rappresenta un vero motore per l’economia. – spiega Martina Ferrara Presidente di TuttoSposi – il matrimonio qui al sud, fortunatamente, è ancora molto sentito.

I giovani del sud si riconoscono ancora in quei valori fondanti della famiglia, cellula primordiale della società, anche i dati sulla descrescita della natalità invertono la tendenza qui al sud rispetto al nord.

E’ si questa differenziazione culturale, che far leva per nell’intera nazione attraverso i seminari dei Forum della Famiglia.

Speriamo che il prossimo Governo, qualunque esso sia, netta nella propria “Agenda” la Famiglia, i giovani ed il lavoro, noi dal canto nostro abbiamo promosso un protocollo d’Intesa per assicurare un “Price Cap” per i matrimoni delle nostre giovani e coraggiose coppie, almeno quelle che bloccheranno il prezzo in fiera ad Ottibre.

Di più non possiamo fare e confidiamo in questo Governo che nei prossimi giorni ha ancora ampi poteri per fermare questa emorragia delle famiglie Italiane, ci sembra un atto dovuto.”


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