Cibo e Salute: 10 cose che puoi imparare a Terra Madre

Credits: Karina MendozaUna sana alimentazione e uno stile di vita attivo rappresentano la prima forma di garanzia per una vita longeva e in salute, ma non solo: dalla scelta del nostro cibo quotidiano dipendono, infatti, il nostro benessere e quello del pianeta. Sono questi i princìpi su cui si basa il percorso avviato nel 2018 da Slow Food e che, dopo la pubblicazione del position paper Il nostro cibo è la nostra salute, trova conferma nello spazio Cibo e Salute, a Parco Dora, Torino, dal 22 al 26 settembre in occasione di Terra Madre Salone del Gusto.

Anche in questa occasione si conferma la collaborazione con Reale Mutua, main partner dell’evento e Sostenitore ufficiale di Slow Food Italia, incentrata proprio sul tema Cibo e Salute. Reale Mutua crede, infatti, che la prevenzione sia la prima forma di assicurazione e che promuovere uno stile di vita sano e una corretta alimentazione sia il modo migliore per proteggere i propri assicurati.

Nella filosofia Slow Food, che si impegna affinché tutti abbiano accesso a un cibo buono, pulito e giusto, la salute rappresenta uno dei valori chiave. Forum, dibattiti, incontri e tanti utili spunti di riflessione, dati, suggerimenti per approfondire: lo spazio Cibo e Salute, realizzato in collaborazione con Reale Mutua, main partner dell’evento e Sostenitore ufficiale di Slow Food Italia, ospita un ricco programma di appuntamenti per esplorare la salute da nuove prospettive. Qui vi suggeriamo 10 temi da non perdere. Il programma completo è disponibile a questo link.

1. L’importanza della biodiversità per la salute dell’ambiente e dell’uomo

La salute dell’uomo e dell’ambiente vanno a braccetto: la tutela della biodiversità, a ogni livello, è strettamente connessa all’equilibrio degli ecosistemi, favorendo la vita di tutti gli organismi che li abitano. Ma contribuisce anche ad arricchire il nostro microbiota, influenzando la nostra salute in maniera determinante. Ad approfondire questo rapporto è il forum La biodiversità invisibile di giovedì 22 settembre. Si parla poi dell’importanza di prendersi cura dell’ambiente sabato 24 alle 12.30 nell’incontro La salute degli ecosistemi, un bene comune da preservare, mentre venerdì 23 settembre alle 11 si affronta il tema della rigenerazione del nostro microbiota attraverso la fermentazione casalinga in compagnia di Carlo Nesler, uno dei massimi esperti italiani di fermentazioni alimentari alternative, durante l’incontro Il mondo della fermentazione.

2. L’alimentazione degli sportivi

Vivere in movimento è alla base della dieta sana, intesa come stile di vita. Se lo sport è praticato ad alti livelli, però, l’alimentazione richiede un’attenzione aggiuntiva. Apportare tutti i nutrienti necessari è fondamentale per la riuscita delle prestazioni atletiche, ma come coniugare queste esigenze alla filosofia Slow Food? Ne parla Chiara Bertino, dottoressa in nutrizione clinica applicata allo sport, insieme ai giocatori di pallavolo, basket e pallanuoto sostenuti da Reale Mutua giovedì 22 settembre alle 16 durante l’appuntamento Dalla tavola al campo (da gioco).

3. Nel piatto dei più piccoli: strumenti per l’uso

Lo sappiamo, una corretta alimentazione è importante fin dalla più tenera età. Lo è ancora di più nei primi mille giorni di vita dei bambini perché vivono il periodo di maggiore sviluppo e, al contempo, di maggiore vulnerabilità. Più facile a dirsi che a farsi. E dopo? Quando si inizia ad interagire sullo stesso tavolo? I forum L’alimentazione nei primi mille giorni di vita di venerdì 23 settembre alle 16 e Bambini a tavola. Le sfide per i genitori (e come risolverle) di domenica 25 settembre alle 16.30, curati da Fondazione Comitans e Giovani Genitori, offrono maggiori strumenti a genitori e famiglie per trovare risposta a queste domande su come scegliere con maggior consapevolezza una nutrizione sana, adeguata e diversificata per i propri bambini.

4. Chi semina bene, raccoglie salute

Nel rapporto tra cibo e salute, il ruolo dei semi può risultare poco evidente. Eppure, a ben pensarci, essi sono al contempo punto di partenza e di arrivo di ciò che mangiamo. Chi li mantiene si fa in qualche modo custode della biodiversità stessa. Come? Ne parlano Salvatore Ceccarelli, già professore ordinario di Risorse genetiche e successivamente di Miglioramento genetico alla Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia, e Stefania Grando, agronoma e genetista con esperienza pluridecennale nella ricerca per lo sviluppo in Africa e Asia, in occasione di Seminare il futuro sabato 24 settembre alle 17.

5. Gli ambienti alimentari, ovvero: dimmi dove vivi e ti dirò come mangerai

Il seme di uno stile di vita salutare, delle buone abitudini alimentari, del benessere mentale, attecchisce laddove l’ambiente è favorevole. In altre parole, dove ci sono spazi adeguati. Creare ambienti alimentari sani, rigenerare e favorire la disseminazione di mercati contadini, orti urbani e cucine condivise, di mense pubbliche e sociali, vuol dire moltiplicare le interazioni, riconnettere le persone, accorciare le distanze fisiche e cognitive tra la natura e le città. Si parla dell’importanza cruciale di questi ambienti nell’incontro La salute pubblica e come migliorarla venerdì 23 settembre alle 14 e nel forum Diamo spazi alla salute sabato 24 settembre alle 18, dove a confrontarsi sono le comunità Slow Food.

6. Le virtù di un cibo buono, pulito è giusto

I cosiddetti super food e gli integratori alimentari sono un mercato in espansione. Ma sempre più evidenze scientifiche dimostrano che il cibo prodotto in armonia con i territori, secondo il ritmo delle stagioni e le lavorazioni artigianali di mani sapienti, oltre ad avere ricadute positive sull’ambiente, hanno anche un valore aggiunto in termini nutrizionali. Se ne parla sabato 24 alle 15 nel forum Buono pulito giusto…e sano! e negli appuntamenti Formaggi da pascolo di sabato 24 alle 11 e Salumi senza nitriti e nitrati di venerdì 22 alle 14.

7. La necessità di una transizione proteica

La transizione proteica è un tema sempre più oggetto di studi e dibattiti, con differenti opinioni e punti di vista a seconda dei contesti. Spazia dalle emissioni di gas serra al sovrasfruttamento delle risorse ittiche, dall’allevamento di insetti alle alternative vegetali, riconoscendo il ruolo fondamentale che i legumi possono giocare come parte integrante di una dieta salutare e a basso impatto ambientale. A fare chiarezza sono esperti, produttori, contadini e attivisti che condividono la loro esperienza durante l’incontro Da dove prendo le proteine? Dibattito sulla transizione proteica alle 14.30 di domenica 25 settembre.

8. Le piante spontanee, un mondo meraviglioso

Nel panorama alimentare sempre più massificato e monotono, dominato da poche varietà di frutta e verdura coltivate, il foraging rappresenta una possibilità impareggiabile per amplificare la conoscenza del mondo che ci circonda e riconnettersi con esso. Imparare a riconoscere e a raccogliere ciò che la natura offre spontaneamente è insieme un privilegio e una responsabilità. Sono due gli incontri per avvicinarsi nel modo giusto a questo mondo meraviglioso, a cavallo tra moda e tradizione: appuntamento domenica 25 settembre alle 14 con La cucina delle stagioni, delle erbe è dei fiori in compagnia di Meret Bissegger, cuoca raccoglitrice della delegazione Slow Food Svizzera, mentre alle 18 dello stesso giorno si possono ascoltare esperienze e testimonianze nazionali e internazionali, dal Tajikistan alla Colombia, durante Il meraviglioso mondo delle erbe spontanee.

9. E se rinunciassimo alla carne tutti i lunedì?

Quanto guadagneremmo in salute e quanta salute faremmo guadagnare al pianeta grazie a una piccola, semplice azione come rinunciare alla carne tutti i lunedì? Negli Stati Uniti, per valorizzare e promuovere questo comportamento, è stata avviata la campagna Meatless Monday che invita le persone a ridurre il consumo di carne a favore di alternative più salutari, come i legumi. Se ne parla in maniera più approfondita nel corso di I lunedì senza carne per una dieta più sana lunedì 26 settembre alle 11.

10. La poliedricità del mais

Il mais è una pianta ad alto valore strategico e politico: ma, prima di essere utilizzata per nutrire gli animali allevati, dolcificare prodotti raffinati, realizzare polimeri compostabili, è innanzitutto cibo, alla base dell’alimentazione tradizionale di molte popolazioni. Grazie alla rete Slow Mays si possono scoprire le numerose varietà di mais e le loro virtù lunedì 26 settembre alle 14 in occasione del forum 50 sfumature di mais.


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