Diritto alla Residenza: sì a chi vive all’interno di stabili occupati

Il consiglio comunale di Roma ha approvato il 7 giugno 2022 una mozione che impegna il sindaco e gli assessori a derogare all’articolo 5 del decreto Renzi-Lupi – che esclude dalla residenza chi vive all’interno di stabili occupati – e a chiedere al legislatore la «modifica» dello stesso.

Si tratta di una prima vittoria, parziale ma importante. Il consiglio comunale ha riconosciuto l’urgenza di garantire la residenza e i diritti associati alle persone che, in ragione della propria condizione economica, vivono all’interno di stabili e alloggi vuoti occupati per necessità. L’esito della votazione è il prodotto delle mobilitazioni di lungo periodo delle persone escluse dalla residenza, dei movimenti e delle organizzazioni che le supportano.

I prossimi passi saranno decisivi. Nella mozione è indicato che è necessario riconoscere la residenza alle persone «meritevoli di tutela». È indispensabile che la traduzione in un atto amministrativo di questo criterio sia la più ampia possibile e colga il tema della condizione economica precaria delle persone che vivono in occupazione. Dal punto di vista del metodo con il quale saranno decisi i criteri con i quali individuare le persone «meritevoli di tutela», è indispensabile che ci sia un percorso di partecipazione e ascolto, in modo che l’amministrazione decida sulla base del punto di vista e delle proposte avanzate dai movimenti e dalle organizzazioni solidali.

Anche l’impegno del sindaco e della giunta a mobilitarsi per il superamento del decreto Renzi-Lupi è una novità importante. Superamento significa cancellare l’articolo 5 nella sua interezza, in quanto costitutivamente irriformabile e contrario ai principi della dignità umana perorati dalla mozione stessa. L’impegno della giunta capitolina può e deve segnare un cambio di passo a livello nazionale, contribuendo allo sviluppo di posizionamenti analoghi da parte di altre amministrazioni.

È indispensabile che la giornata del 7 giugno sia ricordata come uno spartiacque nelle mobilitazioni contro l’articolo 5 del decreto Renzi-Lupi. Sarà così se l’atto conseguente alla mozione approvata in consiglio sarà coraggioso e costruito in maniera partecipata e se, nel medio periodo, il divieto di iscrizione anagrafica per chi vive negli stabili occupati sarà cancellato nel suo complesso. Nel frattempo, salutiamo con soddisfazione l’approvazione della mozione in consiglio comunale: dentro questo risultato c’è l’impegno di lungo corso di chi è escluso dalla residenza e si è costantemente mobilitato per invertire la tendenza.


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