Essere sottoposti al flusso di immagini “idealizzate” sui social porta a interrogarsi sull’armonia del proprio viso, al desiderio di migliorare la propria immagine. Talvolta può produrre insoddisfazione in particolare riguardo al proprio sorriso.
Lo dimostra uno studio pubblicato sul Journal of Orthodontics, rivista scientifica di riferimento del settore, che ha preso in esame un campione di 132 giovani, 52 maschi e 80 femmine, fra i 18 e i 35 anni coinvolti in un’indagine ufficialmente centrata sui social media, con lo scopo di valutare l’influenza delle immagini, diffuse tramite social, sulla percezione di sé.
I partecipanti sono stati sottoposti a un questionario prima e dopo aver preso visione di una serie di immagini selezionate. Sono state poste domande relative alla frequenza di utilizzo dei social media e ai canali più usati, ma anche sulla valutazione del proprio aspetto fisico, relativamente al viso, alla forma fisica e anche al proprio sorriso.
I partecipanti che hanno visionato immagini di persone con sorrisi attraenti prese da profili pubblici su Instagram, dopo aver visionato le foto, hanno peggiorato l’insoddisfazione per la propria immagine, in particolare del sorriso e del proprio viso.
“La bellezza è equilibrio, ricerca dell’armonia e rispetto della propria individualità” commenta Valerio Maccagnola, presidente di FACExp. “L’ideale a cui spesso si ispirano le immagini ‘idealizzate’ che troviamo sui social non esiste nella realtà, può essere di stimolo a migliorare il proprio aspetto, ma è sempre necessario il confronto con un professionista per definire cosa debba essere corretto e cosa no. Ci sono caratteristiche delle arcate dentali che possono avere conseguenze negative sul benessere se non sulla salute della persona: si tratta prevalentemente di malocclusioni che possono comportare un’errata masticazione con conseguenze sul corretto funzionamento dell’apparato gastrointestinale, o sulla respirazione, oppure ancora possono essere legate a problemi scheletrici. Su queste è necessario intervenire al momento ottimale, per ottenere i risultati migliori in modo meno invasivo e con la minore durata degli interventi. Ma la correzione dell’allineamento dei denti non deve seguire un criterio di adeguamento a uno standard che non può essere valido per tutti, indiscriminatamente. Un corretto intervento ortodontico valorizza le caratteristiche personali che non sono sempre difetti”.