Alla vigilia della prossima stagione estiva, durante la quale molti italiani ed europei saranno sulle strade, la Fondazione VINCI Autoroutes pubblica i risultati del suo 12° Barometro della guida responsabile. Realizzata da Ipsos su 12.400 persone in 11 paesi europei, questa vasta indagine annuale presenta una panoramica dei comportamenti e rappresentazioni degli europei al volante. Permette di seguire l’evoluzione dei comportamenti a rischio e delle buone pratiche per contribuire a orientare meglio i messaggi di prevenzione in Italia e negli altri paesi europei.
principali risultati in sintesi
Disattenzione: conversazioni telefoniche, vagabondaggio della mente (“mind-wandering”[1]), sguardo distolto dalla strada, le occasioni di perdere il controllo della guida si moltiplicano
L’82% dei conducenti europei ammette di distogliere lo sguardo dalla strada per più di 2 secondi (+6 punti; l’82% degli italiani), cioè l’equivalente, a 130 km/h, di almeno 72 metri percorsi “alla cieca”;
il 53% riconosce che gli capita di prestare meno attenzione alla guida e di vagare con la mente (50%);
il 75% degli europei usa lo smartphone al volante, per tutti i vari usi possibili, compreso il GPS (77%):
il 66% per telefonare, di cui il 42% regolarmente, ovvero +5 vs 2018 (il 70% di cui il 50% regolarmente) con un sistema Bluetooth (55%; 56%), cuffie o auricolari (32%; 44%) o tenuto in mano (25%; 26%);
il 25% per leggere o inviare SMS (+3; 28%) di cui il 44% degli under 35 (46%);
il 15% per partecipare a riunioni di lavoro a distanza (15%), di cui il 21% degli occupati (24%) e il 29% degli appartenenti a categorie socio-professionali elevate (32%);
il 9% per guardare un film o un video (+2; 12%) di cui il 20% degli under 35 (25%);
è il 12% ha già avuto, o rischiato di avere, un incidente a causa dell’uso del cellulare (+5 vs 2018 ; 16%).
Sonnolenza: un rischio sottovalutato e buone pratiche insufficientemente adottate
Il 42% dei conducenti europei continua a guidare anche se si sente molto stanco, perché è obbligato a farlo (+7; 37% degli italiani);
il 39% ritiene di guidare altrettanto bene, o addirittura meglio, quando è stanco (45%);
il 42% non si ferma mai per fare un sonnellino durante un lungo viaggio (-6; 30%);
è il 14% ha già avuto, o rischiato di avere, un incidente dovuto alla sonnolenza (+5 vs 2018; 15%).
Inciviltà: tutti pensano di essere conducenti responsabili, ma l’aggressività rimane onnipresente sulla strada
Il 97% dei conducenti europei valuta positivamente la propria guida (95% degli italiani);
il 52% riconosce che gli capita di insultare gli altri conducenti (58%);
il 22% ammette di scendere dal proprio veicolo per discutere con un conducente, una cifra in costante aumento (+7 dal 2015; 31%);
è l’84% dei conducenti europei ha già avuto paura del comportamento aggressivo degli altri conducenti (86%).
Sicurezza degli operatori autostradali: violazioni delle regole che possono essere fatali
Il 54% dei conducenti europei dimentica di rallentare nelle vicinanze di una zona di lavori (+3; il 50% degli italiani);
il 19% ha già sconfinato sulla corsia di emergenza o sulla banchina della strada a causa di un momento di disattenzione o di assopimento (+4; 21%).
Dal 1° gennaio 2022, 4 ausiliari della viabilità francesi hanno perso la vita sulle autostrade francesi nell’esercizio delle loro funzioni. In media, ogni settimana sulla rete autostradale francese in concessione sono urtati più di due veicoli di intervento (2).
Veicolo elettrico: comportamenti più responsabili?
Il 51% dei proprietari europei di veicoli elettrici utilizza maggiormente il freno motore e frena gradualmente per ricaricare la batteria;
il 47% è più attento agli altri utenti della strada, in particolare pedoni e ciclisti;
il 35% fa più pause – il tempo di ricaricare l’auto;
è Il 48% adotta una guida più efficiente nei consumi e più fluida
Bernadette Moreau – Delegata generale della Fondazione VINCI Autoroutes per una guida responsabile
“Sempre più attratti dalle sollecitazioni esterne e falsamente rassicurati dalle apparecchiature connesse, i conducenti dimenticano una regola fondamentale: durante la guida bisogna guardare la strada ed essere pienamente attenti all’ambiente stradale per poter reagire in qualsiasi momento di fronte a un evento imprevedibile. Questa esigenza è assolutamente incompatibile con una perdita di attenzione con le conversazioni telefoniche, gli stati di affaticamento e tutte le distrazioni che distolgono lo sguardo dalla strada e provocano una perdita di attenzione. I drammatici incidenti di cui sono stati vittime quattro ausiliari autostradali nelle ultime settimane sono l’implacabile e la terribile dimostrazione”.
[1] Mind-wandering: tendenza a pensare a cose che non hanno nulla a che fare con il compito da svolgere, a staccarsi dall’ambiente che ci circonda.
* Differenze calcolate in base ai risultati dell’edizione 2021 – senza riferimenti = risultato stabile
[2] Bilancio sicurezza del personale di intervento 2020 – ASFA