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Università Popolare di Milano: un summit per la pace partendo “da dentro”

L’Università Popolare degli Studi di Milano, in concomitanza con l’occasione di un summit presso la sede svizzera WIPO, Organizzazione Mondiale per la Proprieta’ Intellettuale, alla quale, tra le varie personalità, ha presenziato, oltre all’ospite principale, Sri Ravi Shankar, il Direttore Generale delle Nazioni Unite a Ginevra, si è fatta promotrice della pace, con un corale evento di meditazione svoltosi presso l’Universita’ di Ginevra, dedicato all’importanza di far partire questa volontà “dall’interno” di ognuno di noi.

Per l’occasione, uno dei relatori dell’incontro, il prof. Adolfo Panfili dell’UPSM, ha conferito la laurea honoris causa, da parte della facoltà di sociologia, al leader spirituale per il suo impegno come peacekeeper. Quest’ultimo, conosciuto anche come Ravi Shankar Sri Sri, Guru ji o Gurudev ha poi tenuto una sessione di meditazione. Una giornata all’insegna della pace mirata non solo a parlarne, ma a promuoverla concretamente.

«Questa importante manifestazione è stata ideata con l’obiettivo di creare la pace in modo mirato, cosa fondamentale, specialmente in questo momento. La vera pace viene da dentro. Dobbiamo ricostruire, dentro di noi, dei ritmi che abbiamo perso», spiega il prof. Panfili, allievo del doppio premio Nobel Linus Pauling, ideatore della medicina Ortomolecolare. L’epidemia, l’ansia della guerra, le tensioni sociali, i costi della vita… sono tutti elementi che sviluppano un grande livello di tensione ortosimpatica. L’equilibrio di un essere umano dipende da questa bilancia, tra l’orto e il parasimpatico. Se il rapporto tra i due sistemi è conflittuale – prosegue il Medico Chirurgo – la situazione non può andare avanti all’infinito, l’equilibrio deve essere recuperato».

Uno dei momenti salienti del Summit è stato il momento di meditazione con Ravi Shankar, il guru indiano tra i promotori della Meditazione Trascendentale, una tecnica studiata attraverso 524 ricerche scientifiche e, attualmente, praticata da milioni di persone in tutto il mondo.

«È stato provato che se l’1% della popolazione riuscisse a meditare con regolarità, dopo circa 1 anno, saremmo in grado di abbassare l’indice di violenza e criminalità in maniera sensibile. – sottolinea il prof. Panfili dell’Università Popolare degli Studi di Milano – Circa il 16/24% della popolazione commetterebbe meno crimini. La meditazione, grazie a una sorta di coerenza interna nel gruppo meditativo, tende a creare un effetto tipo risonanza morfogenetica, portando quindi tutti sulla stessa frequenza».

L’incontro non si è tenuto per celebrare la pace, ma per creare i mezzi per innescarla dentro ognuno di noi, per poi risuonare come un’orchestra, a patto di essere tutti in armonia. In una orchestra, infatti, non si possono suonare partiture diverse, è necessario essere solidali. «Inutile pensare: “no, io per la pace non posso fare nulla”. Certo che puoi fare. Puoi iniziare tu stesso a meditare e creare questa pace. Una volta che coinvolgi 10 persone, 100, è un effetto logaritmico. Allorche riusciamo a cambiare l’approccio nei confronti della vita, creando pace in 10 persone, potremmo, in un lasso di tempo di 125 anni, in 5/6 generazioni, espandere la pace a 8 bilioni di persone, ovvero al mondo intero », aggiunge Panfili.

«Noi, come Ateneo, crediamo fermamente nel potere che è dentro ognuno di noi e che passa dalla creazione di armonia e cultura senza confini. – interviene Marco Grappeggia, Presidente UPSM – Non a caso, tra i nostri corsi di laurea, c’è anche quello in Scienze Olistiche. Il benessere dell’uomo, infatti, è il risultato di un equilibrio tra mente, corpo e anima. Questo, è il concetto chiave dell’olismo che, appunto, significa: “tutto, intero”».

In pochi, però, pare abbiano il coraggio di lanciare il famoso “sassolino nello stagno”, pensando che il proprio singolo contributo sia irrilevante. Al contrario, invece, esso è importante. Durante l’incontro, dunque, si è cercato di razionalizzare la pace in termini pratici, al di là delle tavole rotonde e senza trasformare il tutto in politica. Il primo passo per iniziare a costruire la pace è proprio dentro ognuno di noi.

«Personalmente, mi pongo un quesito: se i tanti politici che si siedono al tavolo della pace la vogliono veramente, perché poi, alla fine, si finisce con il cercarla attraverso sistemi bellici? A quel punto qualche perplessità me la pongo. Non parlo di colpevoli, semplicemente, dico che la pace deve nascere da dentro. Ho pensato che tre persone avrebbero dovuto essere presenti a quel seminario sulla pace e la meditazione: Biden, Zelensky e Putin. Nessuno escluso, perché sono tutti quanti coinvolti in questo meccanismo forzoso della pace costruita con gli strumenti bellici. Un’allitterazione, un contrasto, un nonsenso». – conclude Adolfo Panfili.

Se i Leader della terra iniziassero a meditare, e facessero parte di quel famoso 1% che può cambiare l’energia vitale di pace dell’umanità, si potrebbe riuscire a trasformare in magia questa ipotesi, teoria che, è bene evidenziarlo, non è frutto di comprensibili speranze, ma che ha, al contrario corrispondenze concrete dal punto di vista scientifico.

L’Università Popolare degli Studi di Milano con sede in Lombardia e nel Lazio, si rivolge a studenti e professionisti che desiderano consolidare o riprendere il loro percorso accademico. Attiva dal 1901, si caratterizza per la lunga esperienza unita all’innovazione che si esplica attraverso il sostegno alla ricerca e promozione costante di borse di studio, incontri tra centri di ricerca e impresa. L’università Popolare degli studi di Milano è un’università internazionale non facente parte dell’ordinamento italiano che eroga titoli in virtù della Convenzione di Lisbona sul riconoscimento del titolo nella Regione europea.

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