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“Economia illegale e impatti per il Paese”: il mercato illecito delle sigarette

“Solo nel 2020 il 3,4% del consumo totale di sigarette proviene dal mercato illecito, con perdite fiscali stimate in 427 milioni di euro, un impatto per la filiera di oltre mezzo miliardo di euro e una perdita di centinaia di posti di lavoro” così il Vice Presidente di Logista Federico Rella, nell’ambito dell’evento organizzato dall’azienda, in collaborazione con The European House – Ambrosetti.

Il workshop rappresenta il primo di un ciclo di incontri che hanno l’obiettivo di avviare un dibattito aperto e informato su temi di grande rilevanza per il Paese per contribuire alla stagione delle riforme.

L’evento, aperto dal Prof. Carlo Cottarelli Direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani e moderato da Alessandro De Biasio Partner di The European House – Ambrosetti, ha visto un confronto aperto tra il mondo delle aziende e quello delle istituzioni.

Nel corso dei lavori si è dato ampio spazio anche ad altri due comparti fortemente impattati dal fenomeno dell’illegalità: il settore farmaceutico e quello della moda.

Il Vice Presidente di Logista, Federico Rella, oltre ad affrontare gli impatti socio-economici legati al contrabbando ha fornito un quadro sui mercati e prodotti che necessitano un’adeguata regolamentazione.

Ha posto l’attenzione sul fenomeno della cannabis light, prodotto a basso contenuto di THC che oggi viene venduto liberamente e che ha creato un mercato in forte espansione.

L’assenza di un quadro regolatorio certo, con gravi rischi per i consumatori e danni alle entrate erariali, preclude altresì la possibilità per le imprese di investire nello sviluppo della filiera.

A fronte di tali scenari, il workshop è stato una proficua occasione per discutere degli strumenti normativi, giudiziari e tecnologici a disposizione delle istituzioni per contrastare l’illegalità e affrontare i fenomeni distorsivi del mercato.

Il Vice Ministro allo Sviluppo economico, Gilberto Pichetto Fratin, e il Sottosegretario al Ministero dell’Economia e Finanze, Federico Freni, nello specifico, hanno mostrato tutto il loro supporto e impegno nel trovare soluzioni volte a ostacolare il fenomeno attraverso nuovi strumenti e maggiori risorse per le autorità di controllo, la diffusione di una “cultura della legalità”, oltre a valutare adeguamenti normativi ad hoc.

L’Onorevole Paola De Micheli ha evidenziato la necessità di lavorare alla prevenzione, aprendo un dibattito sia con la società civile che con le altre istituzioni coinvolte e di intervenire concretamente per contrastare i fenomeni illegali, anche con un emendamento condiviso dalle forze di maggioranza, e agendo a livello europeo. La deputata ha poi sottolineato che il Parlamento ed il Governo sono chiamati a definire, sul tema cannabis, un quadro regolatorio certo, per evitare di favorire una condizione di mercato che penalizzi una intera filiera.

Secondo l’Onorevole Claudio Durigon è assolutamente necessario e indispensabile che si effettuino interventi complessivi a livello normativo, per rendere sistemico il controllo dei mercati illeciti.

Sul tema dei prodotti a base di cannabis light, pur sottolineando la complessità della questione, il deputato ha affermato la necessità di avviare un confronto per comprendere come regolamentare il settore.

Sono intervenuti al dibattito anche il Questore della Camera dei deputati Francesco D’Uva e il Senatore Franco Dal Mas, evidenziando la gravità dei fenomeni illeciti che minano la nostra economia e sottolineando la necessità di intervenire con un riordino delle norme in materia.

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, rappresentata dal Direttore Walter Spinapolice, nel menzionare le importanti attività di contrasto all’economia sommersa condotte dall’Agenzia ha ribadito l’importanza di affrontare compiutamente i nuovi fenomeni in atto, incluso i prodotti recentemente introdotti sul mercato, attraverso un quadro regolatorio solido e completo che comprenda anche la cannabis light.

In conclusione, al dibattito Federico Rella ha dichiarato: “Per contrastare l’illegalità è necessario lavorare alle riforme in una logica di confronto costruttivo tra istituzioni e imprese”.

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