Ogni 2 minuti un furto di identità online

Si parla molto di cybersecurity per le grandi aziende, ma poco del pericolo che corrono anche i singoli. Negli ultimi anni si è registrato un aumento di furti d’identità del 52% e la maggior parte dei cittadini non sa come tutelarsi.

Phishing, ransomware, malware e social engineering sono termini che tutti sentiamo spesso ma il cui significato rimane sconosciuto ai più. Si tratta di tipi di minacce a livello di cybersecurity, quella procedura nata per proteggere la rete dagli attacchi degli hacker che sempre più spesso si traducono in furti di dati o identità.

A denunciare la cosa è Assaperlo.com, il marketplace, nato dall’esperienza di Assigeco, azienda tra i principali intermediari assicurativi indipendenti. Un ecosistema digitale che abbina soluzioni assicurative e servizi utili, in modo semplice e trasparente, proponendo soluzioni dei più importanti players leader di mercato, incluse quelle relative alla cybersecurity.

«Dei crimini informatici che vengono fatti quotidianamente, è stato stimato che ogni due minuti si verificano un furto di identità o una truffa creditizia a danno del privato cittadino. – Commenta Andrea Corbino, AD di ID Defend, start up innovativa che presta la propria professionalità ai privati tramite Assaperlo.com – Solo confrontando il 2020 con il 2018, si è registrato un aumento di questi atti del 52%. Oggi si parla molto di cybersecurity per le grandi aziende per proteggersi dagli hacker mentre non si dà la giusta evidenza alle minacce, non meno grandi, che corrono anche i singoli privati».

Il furto della propria identità digitale è un pericolo a cui tutti possono essere esposti. Rubarla è molto semplice e chiunque può esserne vittima solo per il fatto di navigare online, fare acquisti digitali o usare i social. Per accedere a questi servizi, infatti, è necessario inserire i nostri dati personali. Dati che possono essere sottratti e poi venduti nel dark web, la rete oscura di internet, regno incontrastato di malfattori e cybercriminali, per finalità totalmente illecite. Solo nel 2021 sono stati trovati ben 4,5 miliardi di e-mail, carte di credito, di identità, passaporti. Dati venduti per essere usati anche per creare danni alla reputazione, come nel caso del doxing (pratica simile al cyberbullismo) o compromettere account social, le caselle e-mail o l’account WhatsApp impadronendosi di tutto il prezioso contenuto.

Chiunque rubi i nostri dati, dunque, potrebbe scrivere qualcosa di lesivo spacciandosi per noi o attivare un finanziamento tramite un RID sul nostro conto corrente sottraendoci soldi al mese, così che sia possibile accorgersene solo quando le somme prelevate sono consistenti. Non è raro che i ladri informatici possano addirittura svuotare i nostri risparmi, riuscendo a effettuare bonifici consistenti dal nostro conto.

La maggior parte delle volte, i singoli cittadini non si accorgono se qualcuno ruba loro qualche dato personale dal web; la patente, la tessera sanitaria o la carta d’identità sono tra le più richieste. Solo dopo 8-10 mesi, quando si crea il danno economico o si riceve una citazione, arrivano a prendere conoscenza del furto subìto. Ma oramai il danno è fatto e rimediare non è affatto semplice.

Andrea Corbino riporta un esempio tra i tanti trattati: «Un medico palermitano aveva chiesto il prestito di 45.000 € per acquistare un’autovettura. La richiesta è andata a buon fine ma al professionista sono stati poi attivati altri 7 prestiti mai richiesti, con un importo tra i 3.000 e i 20.000 €.
Il medico ha dovuto prendersi un avvocato e fare denuncia alla Procura per furto di identità e truffa. Nel frattempo, però, è stato iscritto nel registro dei cattivi pagatori. Questa segnalazione resterà a suo carico per i prossimi 3 anni, creandogli non pochi problemi finanziari».

Subito dopo il “danno” dovuto all’uso illecito dei dati, uno dei problemi maggiori di questo tipo di furto è proprio che il privato cittadino, il più delle volte, non sa come difendersi dalle truffe. Raggiri che, purtroppo, si stima saranno sempre più frequenti. Per questo Assaperlo.com ha selezionato due servizi di ID Defend per il suo innovativo marketplace di assicurazioni e servizi, “il primo in Italia”, ci tiene a sottolineare Attilio Stigliano, Manager Public Bodies and Lloyd’s Unit at Assigeco, “rivolto direttamente al consumatore”.

«Con un solo clic – conclude Attilio Stigliano – chiunque voglia tutelare la propria identità digitale e quella della propria famiglia può farlo. Prima che sia troppo tardi, verrà prontamente informato nel caso siano attivati a suo danno dei finanziamenti mai richiesti a scopo di truffa. Tramite Assaperlo.com è possibile tutelarsi da queste frodi, comodamente e al costo di solo qualche euro al mese.


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