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Sindrome di Adie, quando le pupille si dilatano

occhio

Le pupille, ovvero la parte nera al centro dell’occhio, sono controllate dai muscoli dell’iride (la zona pigmentata) che, a sua volta, dipende dal sistema nervoso autonomo.

Il fenomeno avviene per regolare la quantità di luce che entra nell’occhio: si dilatano se siamo al buio e si restringono negli ambienti molto luminosi.

Sebbene con l’età tenda a ridursi, il diametro ha un’ampiezza media che va dai 2 ai 4 mm. In caso di dilatazione, però, arriva a misurare tra i 4 e gli 8 mm: il doppio rispetto alla dimensione normale.

È vero che le pupille si dilatano quando guardiamo una persona che ci attrae?
In poche parole, sì. Il contatto visivo è parte integrante delle interazioni tra gli esseri umani, per cui è normale che una forte emozione possa causare la dilatazione delle pupille.

Alcune ricerche hanno evidenziato come gli uomini eterosessuali risultino più attratti dalle donne con le pupille dilatate. Posti davanti a due foto della stessa donna, i partecipanti a uno di questi studi sceglievano quella con le pupille più grandi. Il motivo? Lo sguardo sembrava più attraente e aperto. Inoltre, la donna veniva descritta come “dolce”, “carina” e “femminile”. Se le pupille erano ristrette, invece, veniva percepita come “dura”, “fredda” ed “egoista”. Da notare che nessuno si è accorto che le pupille avevano dimensioni diverse nelle foto.

Altri studi hanno anche riscontrato che la dilatazione pupillare può essere una reazione all’eccitazione. La dimensione e la gradazione cromatica sarebbero quindi dei segnali per determinare l’interesse sessuale.

I ricercatori hanno tuttavia riscontrato che le donne non rispondono allo stesso modo degli uomini. Al contrario, sono attratte da vari gradi di dilatazione pupillare. A confermarlo è un esperimento condotto da Selina Tombs e Irwin Silverman del Dipartimento di Psicologia dell’Università di York. I due ricercatori hanno notato che le partecipanti eterosessuali in cerca di relazioni brevi erano più attratte dalle foto con gli uomini dalle pupille dilatate. Quelle che preferivano relazioni a lungo termine, invece, trovavano attraenti le pupille ristrette.

Perché la pupilla si dilata quando guardiamo una persona che ci attrae?
È il sistema nervoso autonomo che avvia una serie di reazioni causate dalle emozioni, come l’eccitazione o la felicità. L’ormone della felicità, conosciuto anche come dopamina, viene prodotto dal nostro corpo quando aspettiamo qualcosa di piacevole, come un dolce o le attenzioni di una persona cara. Tra i suoi effetti, c’è anche la dilatazione delle pupille. In soldoni, quando guardiamo una persona a cui vogliamo bene e notiamo che ha le pupille dilatate, significa che prova forti sentimenti per noi.

Quali altre emozioni causano la dilatazione delle pupille?
Lo stato di eccitazione e l’amore non sono le uniche emozioni che possono provocare questa variazione oculare. Altri esempi sono la rabbia, la paura e l’ansia. Come reazione a questi stati emotivi, la pupilla può infatti dilatarsi per permetterci di valutare meglio i pericoli. Esattamente come succede ad alcuni animali quando si preparano ad attaccare.

Altre possibili cause di dilatazione pupillare
Con il termine medico “midriasi”, si intende la dilatazione pupillare che avviene senza alcun cambiamento a livello emotivo o di luminosità. Si tratta di una condizione causata da alcuni farmaci, lesioni o malattie oculari. Vediamo quali sono alcune delle cause più comuni.

Farmaci
Alcuni farmaci (con o senza obbligo di prescrizione medica) possono influenzare i muscoli dell’iride e provocare quindi la dilatazione della pupilla. Alcuni esempi sono:

medicinali che contengono come principio attivo la tossina botulinica, come il Botox;
antistaminici;
medicinali per la cura del morbo di Parkinson;
medicinali contro il mal d’auto e il mal di mare;
atropina;
farmaci anticonvulsivi.

Lesioni oculari
Danni ai nervi o ai muscoli dell’iride (che controlla la dimensione della pupilla) possono causare la dilatazione o l’irregolarità della forma della pupilla. Questo tipo di lesione può verificarsi come complicazione di un intervento oculare, come il trapianto della cornea o la rimozione della cataratta.

Malattie o danni cerebrali
Ferite al cervello, ictus o tumori possono causare pressione all’interno del cranio e, di conseguenza, danneggiare i muscoli dell’iride. Indipendentemente che si verifichi in uno o entrambi gli occhi, c’è la possibilità che le pupille rimangano dilatate e non reagiscano agli stimoli luminosi.

Ecco spiegato perché, durante una visita, l’oculista punta una luce negli occhi del paziente: in questo modo può vedere se le pupille si restringono. Lo stesso vale per gli atleti infortunati: l’assenza di dilatazione potrebbe essere dovuta a un trauma cranico.

Consumo di stupefacenti
Il consumo di sostanze stupefacenti illegali, come cocaina, anfetamina, LSD ed ecstasy, può causare la dilatazione della pupilla e il rallentamento della risposta oculare agli stimoli luminosi. La dilatazione pupillare può protrarsi anche durante il processo di disintossicazione.

Sindrome di Adie
La sindrome di Adie (o pupilla tonica di Adie) è una rara malattia neurologica. Le pupille mostrano un diametro maggiore del normale, non si restringono o reagiscono molto lentamente a uno stimolo luminoso intenso. Non esiste una cura e spesso la causa che la provoca è sconosciuta.

Aniridia congenita
L’aniridia congenita è presente fin dalla nascita e generalmente si manifesta in entrambi gli occhi. In questa rara condizione patologica, l’iride è totalmente assente o presente in parte. Di conseguenza, l’occhio non riesce a regolare la quantità di luce che entra al suo interno. Ciò causa fotofobia e una forte dilatazione delle pupille.

La malattia può essere accompagnata anche da altre gravi patologie oculari come glaucoma, disordini a livello del nervo ottico e nistagmo.

Midriasi unilaterale episodica benigna
La midriasi unilaterale episodica benigna è una condizione oculare innocua che causa la dilatazione di una sola pupilla. Spesso si accompagna a offuscamento della vista, cefalea, e dolore oculare. Si definisce benigna perché non è correlata a nessuna condizione grave.

Si risolve senza trattamento: la pupilla torna al suo normale diametro nel giro di qualche ora, ma può anche durare per più giorni.

Quando dobbiamo rivolgerci al medico se abbiamo le pupille dilatate?
Nella maggior parte dei casi, la dilatazione pupillare non è motivo di allarme. A volte, però, può indicare patologie più serie. Se le pupille sono dilatate e non reagiscono a stimoli luminosi intensi, prenota una visita dall’oculista.

In caso di trauma cranico e lesione cerebrale, recati subito al pronto soccorso, specie se una pupilla è più grande dell’altra.

Dagli esperti di Lenstore 

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