Venezia: le miss social diventano netturbine

La produzione di Miss Italia è sospesa ma continuiamo a rivivere le esperienze alla scoperta di Venezia e delle sue tradizioni lunghe ormai 1600 anni per le aspiranti vincitrici del concorso collaterale di Miss Italia, Miss Social che, dopo aver passato una giornata alla ricerca dei segreti dell’arte del merletto di Burano e del vetro soffiato di Murano, si sono messe alla prova nei giorni scorsi per capire come funziona la raccolta dei rifiuti in una città unica nel suo genere come Venezia e raccogliere, con l’aiuto degli operatori Veritas, la carta e il rifiuto residuo secco.

Dieci ragazze in divisa da lavoro, con guanti, cappellino e tanta buona volontà. Non si sono tirate indietro davanti a niente le aspiranti Miss Social e, insieme ai netturbini di Veritas, sono partite da Campo della Guerra, alle spalle di Piazza San Marco, per trascorrere una mattinata diversa dal solito, suonando i campanelli delle case ed entrando nei negozi per farsi consegnare il rifiuto secco residuo e la differenziata del giorno, che successivamente sono stati conferiti nei carri e poi nella barca per il trasporto nell’isola che ospita la stazione di travaso.

Il racconto sulla piattaforma social di @crown.revolution spiega anche come negli impianti di Veritas vengano separate vetro plastica lattine e metalli e venga trasformato in energia tutto quello che non può essere riciclato.

Si tratta di un sistema molto efficace e virtuoso, che dimostra una volta di più quanto la gestione dei rifiuti di Venezia sia sostenibile dal punto di vista ambientale e risponda ai principi dell’economia circolare. Basti pensare che (con il 60% di differenziata) il Comune di Venezia risulta per il quarto anno consecutivo la prima grande città italiana con oltre 200.000 abitanti per percentuale di raccolta differenziata. E che la media dei Comuni della Città metropolitana è del 73,28% (+3% rispetto al 2019), con 24 dei 45 Comuni che hanno superato l’80% e altri 15 il 75%.

Questo territorio, infatti, associa alte percentuali di raccolta differenziata, scarsissimo uso delle discariche e bassa quantità di rifiuti non riciclabili, comunque poi trasformati in energia. In complesso, un sistema moderno, dotato di tecnologie all’avanguardia e costantem


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