Credits: Karina Mendoza

Disturbi dell’alimentazione dopo la pandemia

La pandemia ha esacerbato il malessere degli adolescenti che spesso si è manifestato nel loro rapporto con il cibo, tanto che negli ultimi 19 mesi – rivela la Società Italiana per lo Studio dei Disturbi del Comportamento Alimentare – la rapidità con cui i disturbi dell’alimentazione si sono diffusi tra i più giovani al punto da far parlare di “epidemia dentro l’epidemia”. Di fatto, negli ultimi mesi sono aumentate del 50% le richieste di aiuto riconducibili a Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA).

“E’ un malessere che non risparmia nessuno e che inizia a fare il suo esordio già all’età di sette anni – dichiara Pierluigi Policastro, Responsabile Nazionale Psicologi dell’emergenza del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta – In questi casi, il contributo psicologico, unito al supporto della famiglia, si rivela essenziale per intraprendere un percorso medico che porti verso la guarigione. È bene sottolineare che se i disturbi alimentari non sono riconosciuti in tempo e non vengono curati, nel peggiore dei casi possono portare anche alla morte”.

È per questo che il CISOM ha organizzato un’attività di supporto psicologico nell’ambito del Progetto di ENI Foundation “Non siete soli”. Si tratta di un servizio di ascolto telefonico attivo e gratuito, in cui squadre di psicologi del CISOM specificatamente formate offrono ascolto attivo a genitori, caregiver di ragazzi con DCA e giovani adulti che nascondono disturbi alimentari.

Il servizio, fruibile in totale anonimato da persone maggiorenni, è attivo gratuitamente in tutta Italia al numero 06 95 94 56 56, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 17.00


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