Restituire il futuro a una generazione incolpevole. Una sfida epocale che lItalia deve vincere dopo mesi di pandemia che hanno sconvolto il nostro presente.
A Vincenzo Galasso in “ Gioventù smarrita” (Bocconi Editore2021, 168 pagg.; 16 euro), spetta il compito di individuare i modi attraverso un’analisi approfondita delle cause e delle eventuali colpe, perché questa è una sfida che non può essere persa.
“L’Italia” afferma Galasso, “ non è un paese per giovani, e meno ancora lo è stata durante il coronavirus. È vecchia nell’età media dei suoi insegnanti, degli impiegati pubblici, e persino dei medici in prima linea. È un paese vecchio perché pretende, giustamente, il rispetto per gli anziani e le loro famiglie, ma poi si dimentica di aiutare i giovani a crescere. Costruirsi un futuro”.
E con il Covid19 si è imposta una nuova narrativa intergenerazionale: giovani untori e anziani vittime. Una narrativa falsa, perché non sono stati i giovani a fungere da untori. Inutile, perché i giovani hanno reagito bene alle restrizioni. Pericolosa perché i giovani hanno sofferto durante la pandemia e ne porteranno le cicatrici più a lungo di tutti.
Dall’abbandono scolastico, alla DAD, alla fatica nel trovare il primo impiego e quindi al rischio nel conseguire la progressione di carriera al PNRR e al suo utilizzo per rimarginare le cicatrici.
Il libro fornisce un quadro di queste diverse forme di sofferenza giovanile, dall’inizio della diffusione del Covid19 fino ai giorni recenti, in cui la pandemia sembra in via di esaurimento. E lo fa attraverso l’uso di nuovi dati sulla condizione psicologica dei giovani, sulla DAD, sul mercato del lavoro, frutto di un esteso progetto di raccolta dati internazionali.
Il volume presenta delle proposte concrete per migliorare la condizione giovanile in Italia e ospita anche le proposte di due trini-tank di giovani per stimolare il dibattito sul futuro.
Perché alla pandemia l’Europa ha scelto di reagire con un piano dal nome promettente: Next Generation EU. Per l’Italia, che accede all’ammontare di risorse più ingente ma accende il mutuo più ragguardevole, …la sfida è epocale: restituire il futuro a una generazione incolpevole.
Vincenzo Galasso, Ph.D. in Economics presso la University of California di Los Angeles, è professore ordinario di economia all’Università Bocconi di Milano, Research Fellow al Center for Economic Policy Research (CEPR) di Londra e al CES-Ifo di Monaco, e direttore dell’unità di Analysis in Pension Economics del centro Baffi-CAREFIN. È co-editor delle riviste scientifiche European Journal of Political Economy e Journal of Pension Economics and Finance. Nella sua attività di ricerca si è occupato di political economics, invecchiamen-to, sistemi previdenziali e welfare. Nel 2007 con Tito Boeri ha scritto Contro i giovani.