“Bar Moments”: le contraddizioni di una società̀ maschilista

Proseguono gli appuntamenti in Friuli Venezia Giulia del festival internazionale “La scena delle donne” diretto da Bruna Braidotti e organizzato dalla Compagnia di Arti e Mestieri, realizzato con il contributo del MiC, il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Friuli, il supporto di Voce Donna Onlus centro antiviolenza Pordenone e Antoniazzi Franco srl. Il 7 settembre all’Auditorium Concordia a Pordenone, ore 20.45, va in scena “Bar Moments”, uno spettacolo della Compagnia Teatro Umano, con Richard Martinez, Davide La Fauci, Caroline Montes. Lo spettacolo è esito di un percorso formativo di teatro in maschera fatto a Berlino presso l’importante gruppo teatrale Familie Flöz, noto per il linguaggio comunicativo non verbale, basato sulla gestualità̀ e sull’espressività̀ delle maschere sceniche create dagli stessi attori.

La Compagnia Teatro Umano, sostenuta prima come residenza e poi come produzione da Laboratori Permanenti, ha sede a Perugia, ed è composta da tre giovani artisti italiani, portoricani e californiani: Richard Martìnez, Davide Le Fauci, Caroline Montes. Il lavoro portato avanti si basa sul teatro in maschera e lo studio accurato del linguaggio non verbale, per offrire al pubblico un’eccellente definizione del concetto di teatro universale e di come l’arte possa, attraverso l’emozione che suscita, trascendere il linguaggio e la nazionalità̀.

“Bar Moments” è ambientato alle porte della seconda guerra mondiale. In un bar di provincia, s’incrociano le vite dei suoi abituali frequentatori: Lila, protagonista nonché́ proprietaria del bar; Gianni, il suo infedele marito alcolizzato; Maia, la sua giovane e pestifera figlia; Maddalena, suora ipocrita e bacchettona; Truffini, politico carismatico e imbroglione, e Zelda, l’anziana saggia ma impertinente. Ciascuno di loro incarna le contraddizioni di una società̀ profondamente maschilista e moralista in cui si può̀ già̀ intravedere il seme dell’emancipazione femminile.

Il ripetersi quasi disarmante degli errori del passato, dei corsi e ricorsi storici, è raccontato per mezzo di una commedia in maschera divertente anche se tagliente, che spinge inevitabilmente alla riflessione personale. Il quadro storico, l’ironia nell’uso degli stereotipi della cultura italiana e le molte metafore, raccontano come l’esperienza sia vera insegnante nella crescita personale di ciascuno.


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