Pescara incontra Lorenzo Cardone, perché l’Autismo non sia una prigione

Lunedì 06 settembre 2021 alle ore 11:00, nella sala Giunta del Comune di Pescara in piazza Italia, Pescara accoglierà Lorenzo Cardone, Ambasciatore del Saluto.

Lorenzo “Lollo” Cardone: un giovane nato nel 2000 e affetto da autismo che, cittadino del Comune di Savigliano, il 2 aprile 2016 in occasione della “Giornata mondiale dell’Autismo” è stato nominato dal Sindaco di Savigliano, “Ambasciatore del Saluto”.

La ragione di questa “nomina” è collegata anche all’iniziativa che Lorenzo Cardone – insieme al proprio padre Franco e d’intesa con il Centro specializzato “L’Airone” di Manta (CN) che segue terapeuticamente il giovane da quattro anni – ha intrapreso e che è stata intitolata “Senza fretta… mi piace salutare le persone… io sono Lorenzo”.

L’iniziativa di Lorenzo si concretizza in un tour nel corso del quale incontra gli Amministratori dei Comuni che vengono raggiunti attraverso l’esclusivo impiego di mezzi pubblici (treni e pullman). L’obiettivo è quello di lasciare loro un “gagliardetto-ricordo” del Comune di Savigliano e soprattutto testimoniare come sia possibile affrontare la condizione dell’autismo con serenità e aprendosi agli altri.

Lorenzo, infatti, seguendo la terapia “A.B.A.-Applied Behavior Analysis” (Analisi Comportamentale Applicata) ha sviluppato sia la predisposizione nell’affrontare viaggi con mezzi quali treni e pullman, sia la capacità di salutare le persone chiedendo ad ognuno il proprio nome, sia soprattutto la capacità di ricordarsi i loro nomi straordinariamente bene nel tempo.

Da qui, l’idea di un viaggio-incontro-testimonianza “senza fretta” (come recita il titolo dell’iniziativa e con tappe giornaliere di 70 km al massimo) questo, nel corso degli ultimi anni, è il quarto che compie e si svilupperà dal 5 al 18 settembre 2021 da Pescara per poi toccare altre 10 località del centro-sud.

“Il mio viaggio ha una finalità – ha scritto Lorenzo – che è quella di educare la nostra società ad abbattere barriere e steccati, aiutando i ragazzi speciali a sentirsi amati. Perché l’Autismo non sia una prigione ma una autentica occasione per conoscere, da questi ragazzi speciali, i loro mondi straordinari, fatti di un tempo senza tempo, dove non si rispetta l’etichetta e vissuto Senza fretta”.


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