Le donne sono molto virtuose nella gestione dei propri risparmi

Il Rapporto AIPB-CANDRIAM, realizzato con IPSOS “Il valore della donna investitrice: il contributo della consulenza finanziaria per superare gli stereotipi di genere” (presentato recentemente nel corso di un convegno digitale), riflette sull’importante ruolo di un segmento particolare di donne, le cosiddette donne “di alto profilo” ossia attive (con posizioni lavorative di rilievo e ampie disponibilità finanziarie).

Sono donne molto virtuose nella gestione dei propri risparmi e potenzialmente, quindi, utili per la crescita/rilancio del Paese, soprattutto in questo momento. Un target che può essere anche un modello aspirazionale per tutte le altre.

IN SINTESI:

In Italia le donne detengono il 10% della ricchezza privata totale, pari a circa il 35% del risparmio gestito dal Private Banking. Sono solo 60mila le donne italiane di “alto profilo”, cioè professioniste, imprenditrici, dirigenti con disponibilità finanziaria di almeno 250mila euro.
Le donne di “alto profilo” guardano lontano: sono pronte a investire il 60% del proprio patrimonio in progetti di lungo periodo, tanto che solo il 4% di loro esprime una preferenza a tenere la propria liquidità ferma sul conto (contro l’8% degli uomini).
Le donne del campione sono più interessate e competenti degli uomini di pari profilo e nella scelta degli investimenti danno molta rilevanza alla sicurezza (50%, gli uomini il 18%) senza trascurare la ricerca del rendimento (20%, gli uomini il 25%).
Una donna su due vorrebbe investire il proprio patrimonio in economia reale o in investimenti con impatti ESG: il 36% dichiara di voler contribuire attivamente al rilancio del Paese.
L’82% delle donne del campione si avvale abitualmente di una consulenza professionale per gestire il proprio patrimonio, ma una su tre ritiene ci siano margini di miglioramento nella formulazione di proposte in linea con i propri progetti di vita.


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