La casa è cambiata con la pandemia

La casa è l’espressione del proprio io, un luogo simbolico dove le emozioni, la storia personale e le esperienze dell’individuo trovano concretezza. Ciò è evidente anche e soprattutto in questo periodo di pandemia, il lockdown ha rappresentato una linea netta di demarcazione che ha stabilito un prima e un dopo nel modo di vivere la casa.

La situazione di isolamento dettata dal Covid sta modificando le abitudini e gli stili di vita di due milioni di italiani, anche in funzione degli spazi nei quali sono costretti a vivere e a trascorrere le proprie giornate. I meri quadri a disposizione hanno fatto la differenza. Sicuramente, infatti, sono stati privilegiati coloro che disponevano di ampi ambienti, che si prestavano ad essere riadattati a seconda delle necessità, o con ampi spazi all’aperto di pertinenza esclusiva.

“La casa ha subito una svolta verso una configurazione ibrida e polifunzionale, ed è stata adattata a ufficio, aula scolastica, palestra, ristorante, sala giochi, centro estetico e persino parrucchiere – ha dichiarato Viviana Grunert, Home Stylist e Direttore del magazine Vivi A Fiori – Se da una parte l’arrivo del Covid ha impattato in maniera negativa in alcuni ambiti della nostra esistenza, dall’altra sta offrendo grandi possibilità per rimettersi in gioco e rimodellare la propria vita, soprattutto in casa. Perché, allora, non cominciare a ripensarla, adattandola alle nuove esigenze, per renderla esattamente il posto ideale dove si vorrebbe essere? A partire dallo smart working”.

Secondo Viviana Grunert l’ideale sarebbe ricavare un ambiente dedicato unicamente allo smart working (o alla DAD) dove potersi concentrare in totale tranquillità, ma ci sono alcuni punti fondamentali da rispettare:

Luminosità: la stanza deve sempre essere ben illuminata e preferibilmente con luce naturale. È molto importante per il benessere psico-fisico.

Presenza di finestre: è fondamentale mantenere il luogo di lavoro ben aerato l’importante è posizionarsi senza dare le spalle alla luce, soprattutto se si utilizza un pc, altrimenti si rischiano fastidiosi riflessi sullo schermo.

Uso di colori tenui e rilassanti: permettano di lavorare in un ambiente che aiuta la concentrazione e la serenità.

Benessere: è importante che siano presenti un piano di appoggio spazioso, una sedia ergonomica confortevole e una lampada che permetta di svolgere il compito senza affaticare la vista, il tutto è necessario per agevolare il comfort, dato che si devono passare molte ore seduti davanti al computer. Avere degli spazi ben organizzati dove riporre le proprie cose, come ad esempio cassetti personali, dei porta documenti o un portapenne che ci piace molto, perfino un vaso con una pianta che allieti la vista e protegga dalle radiazioni elettromagnetiche. Tutti particolari che aiutano a svolgere il proprio lavoro al meglio e con organizzazione.

Una connessione internet valida: permette a chiunque sia in casa di poter lavorare o studiare con tranquillità senza innervosirsi per connessioni che saltano.

“Ci siamo adattati rapidamente ai nuovi cambiamenti ma le case, ancora, non sono riuscite a stare al passo. Quelli a venire saranno anni molto interessanti, sotto tutti i punti di vista. Designer e architetti di tutto il pianeta si sono mobilitati, così come il mondo dell’arte e della moda. Soluzioni ingegneristiche e materiali tecnologici permetteranno di ripensare arredi e design delle abitazioni per andare incontro a quelle che potrebbero essere le esigenze e le tendenze del futuro, producendo sicuramente soluzioni altamente innovative ed interessanti” – conclude Viviana Grunert.


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