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Inquinamento: quando la moda è un esempio di sostenibilità

La moda si distingue anche per eco sostenibilità digitale oltre che per creatività. Sul web, infatti, le homepage dei siti italiani dei top brand moda risultano energeticamente eco-efficienti e con basse emissioni di CO2. La moda Made in Italy è al primo posto grazie a Fendi, che presenta un -74% di C02 emessa rispetto alla mediana mondiale.

In occasione della giornata mondiale del risparmio energetico del 18 febbraio, AvantGrade.com – agenzia specializzata in algoritmi e intelligenza artificiale diretta da Ale Agostini – ha stilato una speciale classifica della CO2 emessa dalle home page italiane dei principali brand di moda. Obiettivo: sensibilizzare sull’inquinamento prodotto da Internet, che se fosse una nazione, sarebbe nella top 5 dei paesi che inquinano di più in termini di emissioni di CO2.

La misurazione prende in considerazione le homepage della versione italiana di 20 top brand della moda internazionale: ne risulta che il 40% di questi brand è energeticamente efficiente sul web e ha emissioni di anidride carbonica (CO2) inferiore alla mediana mondiale. Tra i brand più eco sostenibili sul web ci sono gli italiani Fendi e Ferragamo, ma anche i francesi YSL, Louis Vuitton e Hermes) e le marche inglesi Burberry e Stella Mc Cartney.

Ci sono però anche esempi di aziende che potrebbero migliorare la loro efficienza energetica sul sito web e quindi ridurre l’impatto ambientale: è il caso di Moncler (con +959% rispetto alla mediana mondiale), Zegna (+842% M.M.) e Givenchy (+780% rispetto a M.M).

La misurazione di AvantGrade è fatta con il nuovo strumento Karma Metrix, algoritmo basato sull’intelligenza artificiale che quantifica la “performance ecologica” di una o più pagina web ponderando 23 fattori di efficienza dei siti web rispetto alla mediana mondiale. L’ obiettivo del progetto è creare consapevolezza e mettere l’efficienza energetica e l’impatto ambientale al centro dei progetti digital.

“Vogliamo aprire una riflessione nelle aziende sull’opportunità di ridurre l’impatto ambientale della loro presenza digitale – sottolinea Ale Agostini esperto di digital marketing e ideatore del Karma Metrix. – A parità di scelte di marketing è possibile costruire siti più eco efficienti e Karma Metrix – Energy Efficient Website è il primo strumento che misura la sostenibilità digitale di un sito web. Il nostro sogno – conclude Agostini – è che entro il 2025 ogni azienda eco responsabile del mondo misuri regolarmente e migliori l’efficienza energetica e la sostenibilità della propria presenza web”.

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