Omicidio di Agitu, grazie alla riforma del rito abbreviato, no a sconti di pena

Sull’efferato omicidio di Agitu Ideo Gudeta, etiope di 42 anni, arrivata dall’Africa in Trentino, dove aveva recuperato undici ettari di terreno e allevava polli e la capra mòchena (a rischio estinzione), interviene l’Avvocato Elisabetta Aldrovandi, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime: “È stata uccisa a martellate e stuprata mentre era in fin di vita. Per questi atroci delitti è stato arrestato un suo dipendere che ha confessato. Non mi dilungherò nei soliti discorsi contro la violenza sulle donne o di genere. Perché se ne parla sempre, tanto, e si fa sempre troppo poco. Il rispetto per l’altro, e per le donne in questo caso, non possono imporlo le leggi. Ma le leggi possono punire adeguatamente chi commette simili delitti, con l’unica pena possibile, che è l’ergastolo. E ciò è possibile anche grazie alla riforma del rito abbreviato che vieta sconti di pena automatici ai reati più efferati. Riforma alla quale sono orgogliosissima di avere, in minuscola parte, contribuito – precisa l’Avvocato Aldrovandi, che prosegue – ma le leggi devono anche rieducare, o educare, alla civiltà e al rispetto della vita e della dignità altrui. Cosa che richiede sforzi e risorse, ma che bisogna fare. Perché anche un ergastolano, prima o poi esce di prigione, e bisogna essere sicuri che non commetta reati uguali o simili a quelli per cui ci è entrato”, conclude l’Avvocato Elisabetta Aldrovandi, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime.


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