La pandemia rallenta i progetti dei giovani

La pandemia ha sconvolto la nostra quotidianità, costringendoci a rivedere anche i nostri progetti presenti e futuri. Proprio a questo proposito HousingAnywhere, la piattaforma internazionale di alloggi per studenti e giovani professionisti più grande al mondo, ha condotto un sondaggio tra i giovani studenti e lavoratori italiani chiedendo loro cosa ne è stato dei loro piani e dei loro propositi, cos’è cambiato, come si stanno riorganizzando e cosa, invece, è rimasto invariato.

Il 14% degli intervistati dichiara che, prima dell’emergenza legata alla diffusione dell’epidemia di COVID-19, si stava muovendo per intraprendere un’esperienza all’estero, mentre ora, solo l’8% è deciso nel continuare questa strada. Se guardiamo dentro i confini italiani, la percentuale di abbandono è leggermente minore, complice forse la sicurezza di restare nella propria nazione. Prima dell’emergenza sanitaria il 37% dei rispondenti stava prendendo in considerazione l’ipotesi di intraprendere un percorso di studi o lavoro in un’altra città, mentre ora, nei prossimi sei mesi, solo il 28% si dichiara disposto a spostarsi all’interno del Paese.

Se il 25% ha abbandonato il desiderio di spostarsi a causa dell’incertezza dei tempi e della preoccupazione per un futuro che appare ancora instabile, c’è un ottimista 69% che crede semplicemente che i propri progetti siano stati posticipati e che, prima o poi, vedranno la luce. Solo il 6% non si sente più di lasciare la propria famiglia.

Ma cosa preoccupa maggiormente i giovani a muoversi in questo periodo? Il 48% vuole essere certo che, in caso di difficoltà o di nuovo lockdown, possa raggiungere facilmente i propri cari, mentre il 41% si preoccupa dell’aspetto economico. In caso tutto salti all’ultimo, esiste il rischio reale di perdere caparre, mensilità e voli acquistati. Una cifra che potrebbe essere non irrisoria.

“Siamo coscienti di trovarci in un momento storico particolare, dove l’attenzione all’economia, anche quella personale, è altissima. Dopo aver assistito a un drastico calo degli affitti, abbiamo registrato segni di incoraggiamento durante tutta l’estate del 2020 ma, per sostenere una nuova ripartenza, c’è bisogno di flessibilità. In HousingAnywhere desideriamo supportare ulteriormente i proprietari di casa nell’offrire questa elasticità agli inquilini e, allo stesso tempo, fornire agli inquilini la sicurezza che cercano quando prenotano un appartamento o una camera online. Proprio per questo, abbiamo deciso di estendere la propria politica di cancellazione sulla nostra piattaforma”, ha dichiarato Djordy Seelmann, CEO di HousingAnywhere.

Gli inserzionisti potranno decidere a che tipo di politica di cancellazione aderire, mentre chi affitta un immobile che presenta la nuova politica di cancellazione flessibile, potrà ricevere il rimborso del primo mese di affitto in base alle tempistiche in cui viene data disdetta dell’alloggio. Gli inquilini riceveranno un rimborso completo del primo mese di affitto se annullano la prenotazione fino a 30 giorni prima del loro arrivo, e un rimborso del 50% del primo mese di affitto se la cancellazione avviene tra 30 e 7 giorni prima del loro arrivo. Non si avrà invece diritto al rimborso se la disdetta avviene meno di 7 giorni prima della data del trasloco. Resta invariata la cancellazione standard, il che significa che un inquilino può ottenere il rimborso completo se la cancellazione avviene entro le prime 24 ore successive alla prenotazione, trascorso questo periodo, gli inquilini non hanno più diritto ad alcun rimborso.

Le strutture che aderiscono alla nuova politica di cancellazione presenteranno un badge speciale con la dicitura “Cancellazione flessibile”. La trasparenza dei processi permetterà agli inquilini di sapere esattamente se hanno diritto a un rimborso, e a quanto ammonta.

Per ulteriori informazioni sulle politiche di cancellazione, visitare le FAQ di HousingAnywhere


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