Una recente ricerca condotta per conto di Fitbit su 1.009 persone in Italia nel mese di agosto ha rivelato quanto le restrizioni COVID-19 abbiano avuto un impatto importante sull’attenzione degli italiani nei confronti della salute.
Agli intervistati è stato chiesto di condividere la loro percezione individuale dello stato di salute personale, dello stress e delle abitudini di vita come conseguenza del COVID-19. I risultati della ricerca sono stati analizzati insieme ai dati anonimi e aggregati degli utenti Fitbit, raccolti tra il 24 febbraio al 29 agosto 2020, che hanno valutato i parametri relativi al sonno, all’attività e ai passi.
Nella premessa si evidenzia che il primo dato significativo riguarda l’attenzione degli italiani verso la propria salute personale: prima della pandemia di COVID-19 la ricerca evidenzia un interesse del 20% degli intervistati a livello italiano, mentre ora che stiamo imparando a convivere più a lungo con questa realtà, la percentuale è salita al 76% e ciò conferma che, oggi più che mai, viene data una maggiore priorità riguardo alla propria salute.1
Nel paragrafo “Prima ondata: cosa abbiamo imparato” si trovano i principali dati riguardanti i provvedimenti concreti presi dagli italiani per migliorare la propria salute personale: più della metà (54%) dei consumatori intervistati ha infatti sperimentato un cambiamento positivo in termini di salute personale durante la pandemia, affermando di aver sviluppato abitudini e comportamenti personali più sani.
Nel paragrafo “Attività e passi” si conferma che durante l’emergenza COVID-19, il nostro livello di N.E.A.T. (non-exercise activity thermogenesis che in italiano si traduce con termogenesi da attività non associabile all’esercizio fisico) è diminuito così come il conteggio dei passi degli utenti Fitbit italiani2, a causa di una riduzione dei movimenti passivi della vita di tutti i giorni. Mentre alcuni intervistati hanno riportato un aumento dei livelli di esercizio e di attività reso possibile dal tempo aggiuntivo a disposizione a casa, i dati di Fitbit dimostrano invece che potremmo non essere stati attivi come in realtà pensiamo.
Nel paragrafo “Aumento dei livelli di stress” si evidenzia che più della metà degli intervistati (56%) ha dichiarato che i livelli di stress erano maggiori a causa dell’emergenza COVID-19 e che, più in generale, per la metà degli intervistati (50%) il 2020 è stato l’anno più stressante di sempre. Lo stress è un fattore importante quando si tratta della salute generale e influenza fattori rilevanti per la nostra vita come l’umore, il sonno, l’alimentazione e persino la salute del cuore. E quando si tratta di affrontare lo stress è molto importante che le persone trovino una soluzione che funzioni per loro. In particolare, la ricerca condotta per conto di Fitbit ha dimostrato che gli intervistati hanno trovato diverse alternative tra cui ascoltare musica (46%), leggere un libro o un magazine (29%) o fare attività all’aperto (24%). Tuttavia, il 12% ha dichiarato di avere ancora difficoltà a gestire lo stress e di non aver ancora trovato una soluzione.