Disturbi dello Spettro Autistico, l’importanza della formazione di operatori e terapisti

I casi di autismo continuano a crescere a livello globale, a tal punto che le recenti statistiche internazionali ne rivelano un incremento 10 volte superiore rispetto agli ultimi 40 anni. In particolare, nel nostro Paese i Disturbi dello Spettro Autistico (ASD) colpiscono 1 bambino su 77 (tra i 7 e i 9 anni), stima dovuta anche un affinamento delle capacità di intercettazione precoce del fenomeno, ma che mette in evidenza la necessità di adottare politiche sanitarie, educative e sociali atte a incrementare e migliorare i servizi a supporto dei pazienti e delle loro famiglie.

Per garantire le migliori competenze nella presa in carico di bambini e ragazzi con queste problematiche e fornire un supporto concreto alle famiglie, il Serafico ha scelto di investire sulla formazione dei propri educatori e terapisti offrendo loro un corso sulla scienza applicata ABA (Applied Behavior Analysis), un metodo evidence-based molto efficace, che favorisce la riduzione di comportamenti disfunzionali, migliora e aumenta la comunicazione, l’apprendimento e i comportamenti socialmente appropriati. Il corso è stato tenuto dalla Dott.ssa Fabiola Casarini, una ricercatrice che ha studiato il metodo ABA direttamente negli USA ed è tornata per insegnarlo in Italia.

In linea con i recenti dati internazionali, anche l’Istituto Serafico di Assisi ha registrato negli ultimi anni un forte aumento delle richieste relative a valutazioni e trattamenti di bambini e ragazzi con autismo. Nel solo 2019, infatti, il 44% degli utenti che si sono rivolti all’Unità Diagnostica dell’Istituto presentava problematiche riconducibili ai Disturbi dello Spettro Autistico. In quest’ambito, la ricerca oggi ha fatto importanti passi in avanti e, per la prima volta, il futuro dei bambini a cui viene riconosciuto il disturbo entro i due anni di vita è ricco di speranza. Anche per gli adolescenti e gli adulti con autismo e multi disabilità la scienza ABA è la principale strategia d’intervento che può aiutare tutti a progettare percorsi personalizzati che migliorino la comunicazione, il comportamento, la crescita continua e la realizzazione di sé. I dati che si raccolgono con ABA, infatti, mostrano inequivocabilmente che non si è mai troppo “grandi” o troppo “gravi” per imparare.

«L’ABA è il trattamento educativo per le persone con disturbi dello spettro autistico che ha mostrato i migliori risultati in tutto il mondo e consiste nell’utilizzo di un metodo per raccogliere dati sul comportamento delle persone al fine di migliorarne la salute, le relazioni con gli altri e la felicità. Il Serafico è il primo ente in Italia ad offrire gratuitamente il corso a tutto il personale assunto nel ruolo di educatore e si tratta di un investimento che non ha precedenti. Perché portare ABA in un luogo che si prende cura delle persone con pluridisabilità come l’Istituto Serafico ha una duplice valenza: significa cambiare mentalità rispetto ai modi tradizionali di curare i pazienti e al contempo dare vita a un Centro di lifelong learning in cui gli utenti non vengano valutati in base alla loro diagnosi o alla loro gravità, ma in base alle loro potenzialità e vengano così accolti come persone in grado di crescere ed imparare durante l’intero ciclo della loro vita», commenta la Dott.ssa Fabiola Casarini.

L’attenzione per l’uso di trattamenti educativi basati su evidenze scientifiche è arrivata da poco in Italia, come effetto delle linee guida per l’Autismo e su forte richiesta delle associazioni che si occupano di diritti delle persone con disabilità. È dunque fondamentale investire sulla formazione di personale specializzato al fine di garantire un alto standard di competenza ai propri utenti e questo il Serafico lo sa bene, tanto da rappresentare un modello di eccellenza italiana ed internazionale nella riabilitazione, nella ricerca e nell’innovazione medico scientifica per i ragazzi con disabilità plurime.

«Siamo orgogliosi di aver investito sulla formazione dei nostri operatori e terapisti offrendo loro il corso ABA, perché l’opera del Serafico è da sempre orientata a valorizzare le infinite potenzialità dei nostri bambini e ragazzi. Ci tengo pertanto a ringraziare la Dott.ssa Fabiola Casarini per il lavoro svolto e per aver tracciato un nuovo percorso nella direzione della ricerca delle autonomie e dei talenti dei ragazzi. Questo corso arricchisce l’offerta del Serafico e il nostro impegno affinché nessuno sia lasciato indietro», dichiara Francesca Di Maolo, Presidente dell’Istituto Serafico di Assisi.

Il corso ABA è regolato da un ente internazionale, il BACB, che garantisce a chi completa il percorso formativo lo stesso livello di competenze di base in tutto il mondo. Il corso si è svolto con 40 ore di formazione teorica, seguite da un tirocinio pratico e da una valutazione individuale, per poi culminare nello svolgimento di un esame internazionale in lingua inglese. Affrontando le complessità del corso per diventare a tutti gli effetti RBT (Registered Behaviour Technician, ovvero Tecnici del Comportamento Registrati), gli operatori hanno scoperto le potenzialità di ABA e vissuto personalmente la soddisfazione che comporta l’apprendimento continuo di un importante metodo innovativo.

«La scelta di adottare strategie educativo-abilitative-riabilitative basate su una solida metodologia scientifica validata, punta decisamente a promuovere lo sviluppo di interventi precoci e mirati, obiettivi cruciali per favorire positivamente l’evoluzione, l’inclusione e il complessivo miglioramento della qualità della vita delle persone con disturbi dello spettro autistico e delle loro famiglie», spiega Sandro Elisei, Direttore Sanitario dell’Istituto Serafico di Assisi e coordinatore del Centro di Ricerca “InVita”. «La complessità di questi disturbi rappresenta una sfida anche per il nostro Centro di Ricerca “InVita”, attualmente impegnato a sviluppare un progetto già in atto nel nostro laboratorio espressivo a metodologia tecnologica, applicando nell’ambito dell’autismo le teorie successive alla scoperta dei “neuroni specchio” per favorire e migliorare il rispecchiamento affettivo della persona. Attraverso questo approccio, il Serafico si inserisce nella rete di servizi per l’autismo, ponendo al centro i bisogni del bambino e della sua famiglia per predisporre e offrire adeguati interventi di cura e sostegno», conclude Elisei.

LA CAMPAGNA SOCIAL PER ROMPERE LA BOLLA DELL’ISOLAMENTO E DEI PREGIUDIZI SULL’AUTISMO

Per sensibilizzare un pubblico più ampio sulla condizione delle persone con Disturbi dello Spettro Autistico e abbattere i pregiudizi e l’isolamento, l’Istituto Serafico di Assisi lancia la campagna social #Fuoridallabolla a sostegno delle persone con autismo e delle loro famiglie, che lottano ogni giorno per ottenere pari opportunità e inclusione all’interno della società. Dal 30 gennaio 2020 tutti possono sostenere l’iniziativa condividendo sui propri social network (IG / Twitter / Facebook) un selfie o un post in cui sia presente una bolla di sapone che esplode, simbolo evocativo della campagna, ricordando sempre di utilizzare l’hashtag #Fuoridallabolla e di taggare i canali social dell’Istituto Serafico.


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