Hiv, Epatite C, antibiotico-resistenza e fake news: mille specialisti a Palermo

Aumentano le diagnosi tardive di Hiv in Italia: l’incidenza più alta è stata osservata tra le persone di 25-29 anni . Per quanto riguarda l’Epatite C, vanno fatti emergere circa 300mila soggetti stimati da diagnosticare. Ma l’emergenza è sulle resistenze: l’Italia è prima in Europa per numero di morti legate ad infezioni causate da batteri resistenti agli antibiotici

Sicilia e Palermo al centro dei grandi temi di infettivologia, con una ricaduta che è medico scientifica e sociale. HIV – Nel 2018, sono state riportate, entro il 31 maggio 2019, 2.847 nuove diagnosi di infezione da HIV pari a 4,7 nuovi casi per 100.000 residenti. Lo affermano i dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità, che confermano anche l’aumento di diagnosi tardive. La maggioranza di queste è attribuibile a rapporti sessuali non protetti, che costituiscono l’80,2% di tutte le segnalazioni. Per l’esattezza eterosessuali nel 41,2% dei casi, maschi che fanno sesso con maschi nel 39,0%. L’età mediana era di 39 anni per i maschi e di 38 anni per le femmine. L’incidenza più alta è stata osservata tra le persone di 25-29 anni (11,8 nuovi casi ogni 100.000 residenti di età 25-29 anni) e 30-39 (10,9 nuovi casi ogni 100.000 residenti di età 30-39 anni). Tra le regioni con un numero superiore a un milione e mezzo di abitanti, le incidenze più alte sono state registrate in Lazio, Toscana e Liguria.

EPATITE C – Per quanto riguarda l’Epatite C, ad oggi sono stati trattati con le nuove terapie 196mila malati, con benefici sia sotto il profilo clinico che sotto quello socioeconomico. Le nuove terapie sono in grado di eradicare il virus in poche settimane, sono efficaci nel 98% dei casi e senza effetti collaterali. Tuttavia vi sono circa 300mila soggetti stimati ancora da diagnosticare, con un’età tra 30-60 anni, circa 10 anni in meno rispetto all’età media dei pazienti già diagnosticati e curati. I prevalenti fattori di rischio degli individui con infezione non diagnosticata sono la pregressa o attuale tossicodipendenza (stimati circa 150 mila persone) e tatuaggi o piercing (circa 80 mila) fatti prima della scoperta del virus nel 1989.

ANTIBIOTICO-RESISTENZA – L’Italia è prima in Europa per numero di morti legate ad infezioni causate da batteri resistenti agli antibiotici: dei 33.000 decessi che avvengono ogni anno, infatti, oltre 10.000 si registrano nel nostro Paese. Lo dice l’Istituto Superiore di Sanità sottolineando che, pur in presenza di un “trend in leggero calo, i valori restano oltre la media europea”.

IL CONGRESSO – Di Hiv, Epatite C e antibiotico-resistenza se ne parlerà a Palermo durante il XVIII Congresso Nazionale SIMIT, Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, sino al 27 novembre presso il San Paolo Palace Hotel. Durante il congresso, presieduto dai Professori Antonio Cascio e Luigi Guarneri, si farà inoltre il punto sull’attuazione del piano nazionale AIDS e sul piano nazionale di contrasto all’antibiotico-resistenza e sul sempre attuale problema delle vaccinazioni, soprattutto nel paziente a diverso titolo non immunocompetente. Oltre mille gli specialisti attesi.

“Nel Congresso saranno discussi in maniera dinamica e concreta – spiega il Dr. Luigi Guarneri, Direttore UOC Malattie Infettive Osp. Umberto I (ASP Enna)i principali aggiornamenti sulle più importati tematiche infettivologiche e chemioterapiche anche in collaborazione con altre branche specialistiche in considerazione della trasversalità della disciplina. Si parlerà, inoltre, di sepsi e shock settico in collaborazione con i colleghi intensivisti. Inoltre, insieme ai radiologi, si discuterà delle più importanti novità dell’imaging in campo infettivologico, insieme col Ministero della Salute ed esponenti del WHO si affronterà in maniera costruttiva quello che può essere definito il “Tuberculosis Italian gap”. Tantissimi gli altri temi trattati: dalla malattia da Clostridioides difficile alle malattie infettive correlate alla globalizzazione e al riscaldamento globale e al trattamento delle infezioni causate da microorganismi MDR”.

IL PATTO TRAVERSALE PER LA SCIENZA – Previsto durante il congresso un importante appuntamento interamente dedicato al Patto Trasversale per la Scienza. “Si tratta di un’associazione che nasce per promuovere la diffusione della scienza e del metodo scientifico sperimentale in Italia – spiega il Prof. Antonio Cascio, UOC di malattie Infettive e Centro Regionale di Riferimento AIDS – AOU Policlinico “P. Giaccone”, Palermo – ai fini di superare gli ostacoli della disinformazione su temi scientifici e a tutela della salute del cittadino, così da difenderlo dalle fake news. Durante il congresso, sulla questione del Patto e sulle vaccinazioni nel paziente fragile, è prevista una sessione con referenti di diverse società scientifiche e discipline. Questi, assieme ad autorità ed istituzioni, sottoscriveranno i cinque punti del Patto”. Di seguito i cinque punti del Patto Trasversale per la Scienza.

1) Tutte le forze politiche italiane s’impegnano a sostenere la Scienza come valore universale di progresso dell’umanità, che non ha alcun colore politico, e che ha lo scopo di aumentare la conoscenza umana e migliorare la qualità di vita dei nostri simili.

2) Nessuna forza politica italiana si presta a sostenere o tollerare in alcun modo forme di pseudoscienza e/o di pseudomedicina che mettono a repentaglio la salute pubblica come il negazionismo dell’AIDS, l’anti-vaccinismo, le terapie non basate sulle prove scientifiche, ecc…

3) Tutte le forze politiche italiane s’impegnano a governare e legiferare in modo tale da fermare l’operato di quegli pseudoscienziati, che, con affermazioni non-dimostrate e allarmiste, creano paure ingiustificate tra la popolazione nei confronti di presidi terapeutici validati dall’evidenza scientifica e medica.

4) Tutte le forze politiche italiane s’impegnano a implementare programmi capillari d’informazione sulla Scienza per la popolazione, a partire dalla scuola dell’obbligo, e coinvolgendo media, divulgatori, comunicatori, e ogni categoria di professionisti della ricerca e della sanità.

5) Tutte le forze politiche italiane s’impegnano affinché si assicurino alla Scienza adeguati finanziamenti pubblici, a partire da un immediato raddoppio dei fondi ministeriali per la ricerca biomedica di base”.


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