Taranto, approdato il progetto GRANDE CONTRO IL CANCRO

In giorni in cui l’argomento ILVA e il suo rischio chiusura sono quanto mai attuali, focalizzando inevitabilmente l’attenzione sul tema occupazionale, Soleterre riprende i drammatici dati sulla salute, anche infantile. A Taranto l’inquinamento industriale ha provocato chiare conseguenze sui tumori pediatrici+21% di mortalità infantile rispetto alla media della regione Puglia e +54% di incidenza del tumore nei bambini da 0 a 14 anni, con un +20% di eccesso di mortalità nel primo anno di vita e un +45% di malattie iniziate già durante la gestazione (dati del Rapporto Sentieri 2019).

Grazie a Fondazione SOLETERRE e all’associazione SIMBA ONLUS, dal 28 ottobre 2019 il progetto GRANDE CONTRO IL CANCRO è approdato anche a Taranto, all’Ospedale Santissima Annunziata, proprio nel reparto di Oncoematologia pediatrica di recente intitolato a Nadia Toffa. Attualmente il reparto può accogliere fino a 5 bambini in degenza e seguirne circa 50 in Day Hospital; un numero destinato a crescere nei prossimi mesi, rendendo l’Ospedale un vero e proprio punto di riferimento per i bambini dell’area sud della Puglia e della Calabria e Basilicata.

Oltre a Soleterre, protagonista di questo percorso è la Psico-Oncologa MARIA MONTANARO: nata a Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi, residente e operativa da anni a Padova, torna alle sue origini perché fortemente voluta proprio dal Direttore della struttura Valerio Cecinati.

La Fondazione e la Dottoressa garantiscono all’interno della struttura supporto psicologico a bambini malati di cancro e ai loro genitori. Oltre al supporto psicologico, Fondazione Soleterre garantisce il sostegno economico alle famiglie che si trovano in condizioni di povertà oncologica, ossia un peggioramento delle loro condizioni di vita legate al doversi muovere all’interno di vasti territori (anche in altre regioni) per poter garantire le cure ai loro figli.

“Taranto è la città dei 2 mari, ma anche del ponte girevole, che collega la città vecchia e il Borgo nuovo e si apre al passaggio delle navi. Ascoltando le famiglie di Taranto nei primi colloqui conoscitivi, ho pensato alla metafora della nave che deve attraversare un mare dalle condizioni a volte favorevoli a volte avverse, come esemplificativa del viaggio che devono compiere nel reparto di oncoematologia pediatrica – racconta la psico-oncologa Maria Montanaro dopo i primi giorni a Taranto – Il capitano è il dr. Cecinati, supportato dal team curante e dai volontari di Simba. Lo psico-oncologo può offrire un “porto sicuro” per i bambini e le loro famiglie, ponendosi come un ponte di collegamento tra i bisogni emotivi e psicosociali delle famiglie e l’equipe curante”.

 

“Quando abbiamo ricevuto la telefonata di Soleterre quasi non ci credevamo, all’inizio pensavamo fosse uno scherzo – ha commentato Deborah, presidente di Simba – che gioia, per un “progetto” locale come Simba, poter dire di avere al fianco una realtà che opera a livello internazionale come Soleterre! Incontrare Damiano e il suo entourage, poterci confrontare con loro e sapere che ci accompagneranno in questo cammino, poter vedere in loro e nei loro occhi sempre più calore e affetto è una cosa che ci riempie di orgoglio, ogni giorno di più”.

 

Con il progetto GRANDE CONTRO IL CANCRO, per rispondere al bisogno di ascolto e sostegno delle famiglie durante la lunga permanenza in ospedale, Soleterre ha formato negli anni una vera e propria equipe di 42 persone tra cui 12 psicologi attivi in 9 ospedali di 5 paesi. In Italia l’equipe si avvale di 6 psicologi specializzati; oltre all’Ospedale Santissima Annunziata, gli psicologi sono presenti dal 2012 presenti al Policlinico San Matteo di Pavia.

Fino al 31 dicembre è possibile sostenere la campagna “Grande Contro Il Cancro” inviando un SMS da 2 Euro o con una chiamata da rete fissa da 5/10 Euro al numero 45520. L’obiettivo della Fondazione è garantire uno psicologo a ogni bambino malato di cancro, in ogni ospedale italiano in cui il servizio di sostegno psicologico non è previsto, prevedendo di assistere 100 tra bambini e genitori all’anno in ogni ospedale in cui attiveremo il servizio.


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