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‘Scrittorincittà’ torna a Cuneo

Scrittorincittà torna a Cuneo da mercoledì 13 a lunedì 18 novembre 2019 per la sua XXI edizione. L’atteso festival letterario, che fin dalla prima edizione ha registrato una straordinaria partecipazione di pubblico, ha quest’anno come tema portante Voci, intorno al quale autori italiani e stranieri sono chiamati a esprimersi, riflettere, confrontarsi con i lettori di ogni età.

Scrittorincittà propone iniziative, incontri, reading e laboratori durante tutto l’anno, per poi culminare a novembre in sei giorni ricchissimi di eventi. 223 appuntamenti per adulti, ragazzi bambini con 232 ospiti – scrittori, giornalisti, artisti e protagonisti di tutti gli ambiti: dalla letteratura all’arte, dallo sport al cinema, dalla scienza alla musica. Ogni incontro è pensato per mettere a confronto chi legge e chi scrive, chi disegna e chi racconta, con modalità sempre diverse e originali.

Il festival è un’iniziativa del Comune di Cuneo, in collaborazione con la Provincia di Cuneo e la Regione Piemonte ed è organizzato dall’Assessorato per la Cultura del Comune di Cuneo e dalla Biblioteca Civica, con il patrocinio della Rappresentanza a Milano della Commissione europea, con la collaborazione di Europe Direct Cuneo Piemonte area sud ovest e con il sostegno di Fondazione CRC, Compagnia di San Paolo Fondazione CRT.

Un festival diffuso attraverso la città con centinaia di appuntamenti che dal Centro Incontri della Provincia, cuore della manifestazione, si allargano in tantissimi spazi aperti ai cittadini, come la Biblioteca Civica, il Teatro Toselli, il Cinema Monviso, ma anche i musei e i circoli culturali.

Il programma è a cura di Stefania Chiavero, Paolo Collo, Matteo Corradini, Raffaele Riba, Andrea Valente.

 

Il tema dell’edizione 2019: Voci

La voce è come il vento, invisibile ma forte. La voce è parte di noi. La voce, ogni voce, è sempre all’aperto e non ha un tetto sotto il quale ripararsi. La voce ha peso anche se non pesa nulla, la voce nasce dentro ma per esistere deve uscire, andarsene, a volte fuggire.

«Voce!» è il richiamo che arriva quando si parla troppo sottovoce, ed è un invito che scrittorincittà ha fatto sempre suo: il festival dà voce a scrittrici e scrittori, illustratrici e illustratori, e poeti, registi, attori, musicisti… dà voce alle immagini e alla musica, alle mani e al corpo intero. Sono voci che si parlano, raccontano, discutono. Sono voci che nascono vicino al cuore ma salgono verso i pensieri. Lo sappiamo: ci sono voci che si alzano potenti e si fanno ascoltare con piacere, ci sono voci che s’abbassano e che vanno recuperate e risollevate: per ascoltare bisogna sapersi avvicinare. Ci sono voci che si perdono e non si dice forse “perdere la voce?” E succede a tante, troppe persone.

Dedicare la XXI edizione di scrittorincittà alle voci significa festeggiare il pensiero e la condivisione, la possibilità un po’ sognata e un po’ realizzata che voci diverse possano convivere, fare comunità, trovare ascolto e comprensione.

La voce vale a tutte le età. Ha valore quando è la “voce bianca” dei bambini e delle bambine, bianca come un foglio dove ancora puoi scrivere tutto il futuro. Ha importanza quando la voce cambia, e il bambino diventa ragazzo e poi giovane e poi adulto. La voce ci accompagna, le voci desideriamo accompagnarle.

Scrittorincittà edizione XXI si schiarisce la voce e prova a chiarire e a dare luce alle voci che hanno da dire molto, sempre. Sono le nostre voci, sono le voci degli altri. Voci del verbo leggere.

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