L’esercizio fisico allontana l’Alzheimer negli anziani

L’esercizio fisico regolare non è solo buono per la memoria con l’avanzare dell’età, ma sembra anche aiuti a prevenire lo sviluppo dei segni fisici dell’Alzheimer, in coloro che sono a rischio di malattia, afferma un nuovo lavoro, condotto tramite tre ricerche.

Per giungere a questa conclusione, nella prima ricerca, gli studiosi hanno esaminato 317 partecipanti iscritti nel registro del Wisconsin per la prevenzione dell’Alzheimer.

Nel secondo studio, i ricercatori hanno analizzato 95 persone, sempre iscritte al registro, a cui erano stati assegnati dei punteggi in base al rischio poligenico, ossia relativo al fatto che possedessero determinati geni associati all’Alzheimer.

Allo stesso modo, il terzo studio ha esaminato la risonanza magnetica di 107 individui del registro che erano stati invitati a correre su un tapis roulant per determinare la loro efficienza nell’assorbimento dell’ossigeno, una misura della forma fisica aerobica.

La partecipazione al registro comprendeva una valutazione iniziale dei fattori biologici, di salute e di stile di vita, associati alla malattia di Alzheimer, e valutazioni ogni due o quattro anni.

Tutti i partecipanti avevano completato un questionario sulla loro attività fisica ed erano stati sottoposti a test neuropsicologici e a scansioni a cerebrali per misurare diversi biomarcatori associati alla malattia di Alzheimer.

I ricercatori hanno confrontato i dati degli individui di età inferiore ai 60 anni con gli adulti più anziani e hanno riscontrato una diminuzione delle capacità cognitive e un aumento dei biomarcatori associati alla malattia di Alzheimer, negli individui più anziani.

Tuttavia, gli effetti erano significativamente più deboli negli adulti più anziani che avevano riferito di essersi impegnati in almeno 30 minuti di esercizio fisico moderato, per cinque giorni alla settimana.

Complessivamente, questi studi suggeriscono che l’effetto negativo dell’invecchiamento e del rischio genetico sui biomarcatori e sulla cognizione della malattia di Alzheimer, possono essere ridotti negli adulti fisicamente attivi e più anziani a rischio di malattia, rispetto ai coetanei meno attivi, hanno detto i ricercatori.


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