Al carcere di Rebibbia riparte “La Cometa che suona”

Quattro incontri spiegati e raccontati da Paolo De Matthaeis per e con i detenuti del noto carcere romano. Incursioni musicali assecondando il repertorio classico senza perdere di vista la “missione” e il tragitto della Cometa che carica di luce ed energia attraversa i secoli testimoniando una produzione musicale tra le idee dei grandi musicisti.

Un viaggio “particolare” voluto dalla Direzione e dall’Area Educativa dello stesso Istituto che porta al pubblico detenuto lavori di Bach, Mozart, Schubert, Haendel, Vivaldi e tanti altri non dimenticando che il genio apparteneva ad uomini semplici e che nelle condizioni di difficoltà hanno sempre cercato soluzioni per sopravvivere.

La Musica diventa espressione non solo dell’anima ma strumento intelligente per comunicare. Arte necessaria all’individuo per tentare di riappropriarsi degli spazi, spesso negati dalle vicissitudini e da circostanze critiche.

Quest’anno la Cappella Musicale Costantina ruoterà i suoi solisti che formeranno un piccolo gruppo musicale pronto ad accompagnare un cantante protagonista. La soprano Yuri Yoshikawa aprirà la stagione accompagnata da l’oboe di Andrea Whitcomb, il violino di Nayla Obeid, la viola di Asaki Kurihara e dal violoncello di Derya Davulcu. Paolo De Matthaeis coordinerà lo spettacolo invitando sul palco il neonato coro “Gesualdo” dei detenuti del Carcere di Rebibbia che vanta il patrocinio di Roma Capitale nella figura dell’Assessorato alla Persona, Scuola e Comunità solidale. Presente, come sempre, la religiosa Suor Rita Del Grosso che commenterà con brevi riflessioni i periodi tematici dell’anno liturgico.

Il primo concerto comprenderà brani di Mozart, Haendel, Pachelbel, Vangelis, Morricone, Gounod. Teatro del casa di detenzione “Rebibbia” alle ore 10.30.

L’ingresso è riservato ai detenuti, al personale dell’Istituto e a giornalisti accreditati dal Carcere.


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