I prodotti del supermercato sono fonte di batteri resistenti

I prodotti dei supermercati sono sempre più riconosciuti come fonte di batteri patogeni, di batteri e di geni resistenti agli antibiotici. Lo dice un nuovo studio pubblicato su mBio, fatto dal Julius Kühn Institut, in Germania.

Il nuovo lavoro ha scoperto che i prodotti dei supermercati sono un serbatoio di geni trasferibili per la resistenza agli antibiotici che spesso sfuggono ai tradizionali metodi di rilevamento molecolare. Questi geni che si oppongono all’anti-infezione possono sfuggire alla loro scoperta nella coltivazione o nei prodotti transgenici ed essere trasferiti agli agenti patogeni e ai batteri umani.

Attraverso questo studio, gli scienziati hanno voluto studiare le tecniche per descrivere il resistoma trasferibile, ossia la raccolta di geni resistenti agli antibiotici presenti nei batteri, correlati ai prodotti. Gli specialisti hanno analizzato un’insalata mista, della rucola e del coriandolo acquistati nei supermercati in Germania, con tecniche di coltivazioni transgeniche.

Gli scienziati hanno scoperto che i metodi di coltivazione basati sul DNA non sono sempre sufficientemente sensibili nel rilevare il resistoma trasferibile nel microbioma intestinale.

La resistenza agli antibiotici è ormai diventato uno dei più grandi problemi di salute pubblica in tutto il mondo e si verifica quando un antibiotico ha perso la capacità di controllare la crescita batterica. Una volta che i batteri sono diventati resistenti, possono continuare a moltiplicarsi anche quando si assume un antibiotico.


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