Mangiare pesce e verdura riduce la cardiopatia correlata all’ipertensione

Elevati livelli di trimetilammina N-ossido (TMAO), un composto legato al consumo di pesce, frutti di mare e a una dieta prevalentemente vegetariana, possono ridurre i sintomi della cardiopatia correlati all’ipertensione.

Una nuova ricerca fatta su dei ratti ha scoperto che il trattamento a basse dosi con TMAO ha ridotto l’ispessimento del cuore (fibrosi cardiaca) e i marcatori di insufficienza cardiaca, in un modello animale di ipertensione.

Lo studio pubblicato sull’American Journal of Physiology – Heart and Circulatory Physiology dice che i livelli di TMAO nel sangue aumentano significativamente dopo aver mangiato cibi come pesce e verdure. Inoltre, il fegato produce TMAO dalla trimetilammina (TMA), una sostanza prodotta dai batteri intestinali.

La causa degli alti livelli di TMAO nel sangue e gli effetti del composto sul cuore e sul sistema circolatorio non sono chiari e le ricerche in precedenza sono state contraddittorie. Infatti si pensava che i livelli plasmatici di TMAO e il rischio di malattie cardiache aumentassero dopo il consumo di carne rossa e di uova. Tuttavia, “sembra che una dieta ricca di pesce e vegetariana, benefica o almeno neutra per il rischio cardiovascolare, sia associata a un TMAO plasmatico significativamente più elevato rispetto alle diete ricche di carne rossa e di uova, che sono considerate nocive per il rischio cardiovascolare”, dice lo studio.

I ricercatori hanno studiato l’effetto del TMAO sui dei ratti, che avevano una tendenza genetica a sviluppare l’ipertensione (ratti spontaneamente ipertesi). Ad un gruppo di ratti ipertesi sono stati dati supplementi di TMAO a basse dosi nella loro acqua da bere e a un altro gruppo è stata data dell’acqua normale. I due gruppi sono stati confrontati con un gruppo di controllo di ratti che non avevano la stessa predisposizione genetica all’ipertensione e avevano ricevuto dell’acqua normale. Il dosaggio di TMAO era stato progettato per aumentare i livelli di TMAO nel sangue rendendolo di circa quattro volte superiore a quello normalmente prodotto dal corpo. I ratti hanno ricevuto una terapia con TMAO per vari mesi e sono stati poi valutati per i loro danni cardiaci, renali e per l’ipertensione.

E’ emerso che il trattamento con TMAO non aveva provocato lo sviluppo della pressione alta in nessuno dei ratti spontaneamente ipertesi. La condizione degli animali trattati con il composto era migliore del previsto, anche dopo più di un anno di trattamento con TMAO a basse dosi.

“Una nuova scoperta del nostro studio è che un aumento di quattro – cinque volte del TMAO plasmatico non esercita effetti negativi sul sistema circolatorio, mentre un trattamento con TMAO a basse dosi è associato a una ridotta fibrosi cardiaca e a ridotti marcatori di danno cardiaco nei ratti spontaneamente ipertesi”, hanno scritto i ricercatori.

“Il nostro studio fornisce nuove prove per un potenziale effetto benefico di un moderato aumento della TMAO plasmatica sul cuore sovraccaricato dall’ipertensione”, ha scritto il team di ricerca.

I ricercatori riconoscono che sono necessari ulteriori studi per valutare l’effetto del TMAO e del TMA sul sistema circolatorio. Tuttavia, una conclusione indiretta dello studio rimarca i benefici per il cuore che si ottengono seguendo una dieta di tipo mediterraneo ricca di pesce e verdura.


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